Bonus IRPEF solo per i dipendenti? In realtà non è proprio così.
Pochi sanno che questo contributo può essere richiesto anche dai titolari di Partita IVA.
Anche se solo in alcuni casi, e a patto di soddisfare tutta una serie di requisiti specifici.
Vediamo come funziona il Bonus IRPEF nel 2025 per i lavoratori con Partita IVA, e come richiederlo.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di RadioUCI Redazione.
Bonus IRPEF 2025 anche per lavoratori con partita IVA: ecco in quali casi
Ufficialmente il Bonus IRPEF è riservato ai soli lavoratori che percepiscono redditi da lavoro dipendente o assimilati (prestazioni previdenziali, remunerazioni, borse di studio ecc.), stando a quanto previsto dall'articolo 1 del decreto legge 3/2020 (convertito con legge 21/2020).
Tuttavia, nella Circolare 29/E del 2020, l'Agenzia delle Entrate ha precisato che pure i lavoratori titolari di Partita IVA possono accedere a questo bonus.
L'importante è avere dei redditi "che consentono la fruizione del beneficio fiscale in argomento" (appunto, redditi da lavoratore dipendente o assimilati). E operare in regime forfettario.
Inoltre, secondo la Circolare, "qualora il contribuente [...] produca anche redditi di lavoro autonomo in regime forfettario, tali redditi devono essere considerati nella determinazione del reddito complessivo ai fini della verifica della spettanza del trattamento integrativo?.
In altre parole, se si percepiscono più redditi, il loro cumulo dovrà comunque rientrare entro le soglie previste per poter beneficiare del bonus. Altrimenti non sarà possibile avere il contributo nel 2025.
Bonus IRPEF 2025 per lavoratori con partita IVA: a quanto ammonta
Come negli anni precedenti, il bonus IRPEF prevede anche nel 2025 l'erogazione di un credito fiscale dell'ammontare massimo di 100 euro.
Tuttavia, questa cifra è riservata solo ai contribuenti che hanno un reddito complessivo compreso tra 8.174 e 15.000 euro.
Anche i contribuenti con un reddito superiore a 15.000 euro possono accedere al bonus, ma solo se hanno un?imposta lorda (generata da predetti redditi) superiore alle detrazioni spettanti in relazione ai medesimi.
Pertanto, i lavoratori con partita IVA dovranno avere un reddito complessivo inferiore a 15mila euro per avere il bonus da 100 euro. O in alternativa un reddito complessivo inferiore a 28mila euro, ma con un?imposta lorda superiore alle detrazioni previste.
Sempre l'Agenzia delle Entrate ha precisato nella sopramenzionata Circolare tutti gli altri casi di esclusione dal bonus.

Bonus IRPEF 2025 per lavoratori con partita IVA: come richiederlo
Chi ha un reddito da lavoratore dipendente (oltre a quello derivante dalla Partita IVA) potrà richiedere il bonus IRPEF direttamente al proprio datore di lavoro.
Sarà infatti il datore ad anticipare il bonus al proprio lavoratore, indicandolo in busta paga con la voce Trattamento integrativo L. 21/2020.
In alternativa, è possibile richiedere il bonus IRPEF in sede di Dichiarazione dei Redditi, tramite conguaglio di fine anno.
Tra le due opzioni, quella del conguaglio è senza dubbio la più conveniente.
Se il bonus viene richiesto tramite il datore di lavoro, sarà quest?ultimo a calcolarlo sulla base dei redditi lordi erogati al lavoratore.
Si tratta però di un calcolo presuntivo: solo a fine anno sarà possibile determinare con certezza la situazione reddituale e stabilire se il bonus spettava o meno.
Nel caso in cui il reddito effettivamente percepito risulti superiore al limite previsto, toccherà restituire il bonus.
Per evitare il rischio di doverlo restituire, è quindi preferibile comunicare al datore di lavoro di non corrisponderlo, qualora esista il rischio di superare il limite di reddito previsto.
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