Una novità per gli amanti delle strategie complesse

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 29/09/2022 12:17

Il nuovo Phoenix Increasing Coupon Step Down di Barclays è particolarmente efficace se si ha un’aspettativa laterale/rialzista sui titoli sottostanti

Tra le numerose emissioni di certificati che continuano a sbarcare in quotazione in Borsa Italiana anche in un contesto di mercato che definire incerto appare eufemistico, se ne segnala questa settimana una targata Barclays che merita certamente un approfondimento. A prima vista il nuovo Phoenix Increasing Coupon Step Down appare con la classica struttura a premi periodici e date di osservazione valide per l’autocallable ma guardando meglio si evidenziano i connotati di novità. E’ pertanto necessario illustrare al pubblico questa nuova tipologia di struttura, caratterizzata da un meccanismo atipico di osservazioni, andandone ad evidenziarne le peculiarità e provando a definire in quali casi essa può risultare più efficace. 

 

Il certificato (ISIN: XS2426296807) è scritto su un basket composto da titoli appartenenti al FTSE Mib (Generali, Stmicroelectronics e Banco BPM) e presenta un flusso cedolare non a memoria di tipo incrementale: il premio mensile è infatti pari allo 0,70% + (n*0,58%) dove n sta al numero di mesi compreso tra 0 e 11. A titolo esemplificativo, alla prima data di osservazione del 13 ottobre 2022, il premio sarà pari allo 0,7%; alla seconda data di osservazione del 14 novembre 2022, il premio incrementerà dello 0,58% e sarà dunque pari all’1,28%, fino ad arrivare alla dodicesima data di osservazione (13 settembre 2023) quando, a meno che il prodotto non sia stato rimborsato anticipatamente, il premio sarà pari al 7,08%. Nella migliore delle ipotesi, ossia qualora si incassino tutti i premi mensili previsti, il rendimento potenziale ottenibile dall’investitore sarebbe pari al 46,68%; si sottolinea che al termine di ciascuna annualità (il prodotto ha una durata massima di 3 anni, con scadenza 24 settembre 2025) lo schema cedolare ripartirà da 0,70%, riavviando il ciclo poc’anzi illustrato.

 

Si evidenzia come, ad un flusso cedolare decisamente molto interessante per un basket di titoli azionari a volatilità media, corrisponde forzatamente un trigger premio posto su livelli elevati: i primi sei premi mensili saranno infatti corrisposti soltanto qualora i tre sottostanti rilevino almeno in corrispondenza del 95% dei rispettivi strike price (il trigger decresce semestralmente del 5%, arrivando a raggiungere il 70% durante l’ultimo semestre di vita del prodotto). Si ribadisce ancora una volta che l’assenza di memoria non permetterà di incassare in seguito eventuali premi non percepiti: se ad esempio a settembre 2023 il worst of rilevasse all’87% dello strike, il premio del 7,08% sarebbe perso per sempre senza possibilità di essere recuperato.

 

Il certificato prevede la possibilità di rimborso anticipato a partire dalla data di osservazione del 13 marzo 2023, e alle successive date di osservazione a cadenza mensile, qualora i tre sottostanti rilevino almeno in corrispondenza del 95% dei rispettivi strike price (il trigger autocallable decresce del 5% su base semestrale, fino al 75% dell’ultimo semestre). Ipotizzando il rimborso alla prima data utile e supponendo l’incasso dei primi sei premi, il certificato genererebbe un rendimento del 14,14% nei prossimi sei mesi, in considerazione dell’attuale prezzo di acquisto leggermente al di sotto della parità. Qualora invece si fallisca il rimborso anticipato in tale occasione, non si incasserebbe il relativo premio del 3,6% ed il prodotto andrebbe avanti, dando la possibilità all’investitore di incassare i successivi premi di importo decisamente elevato (dal 4,18% al 7,08%), nel caso in cui il worst of rimanga compreso tra il 90% ed il 95% del valore di riferimento iniziale; le basse probabilità che caratterizzano tale scenario giustificano pienamente l’entità dei premi potenziali.

 

La proposta appare articolata e tecnicamente più complessa rispetto alle strutture con schema tradizionale. Il premio potenziale annuo pari al 46,68%, che tuttavia risulta essere il rendimento massimo difficilmente ottenibile dato l’incrocio tra trigger cedola e trigger autocallable che causa in alternativa il rimborso anticipato prima dell’annualità o il mancato incasso di almeno un coupon mensile, è superiore di almeno 3 volte alla media dei rendimenti offerti da basket analoghi con trigger cedola al 60%. Da qui l’indicazione che il prodotto è particolarmente efficace se si ha un’aspettativa laterale o rialzista sui tre titoli sottostanti.

 

a cura di Pierpaolo Scandurra

certificatiederivati.it

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