Il Cash Collect Memory Step Down di Vontobel può rendere oltre il 15% annuo su titoli del lusso.
Che i titoli del lusso (alcuni in misura maggiore, altri in misura minore) non stiano ben performando è sotto gli occhi di tutti; che una parte significativa di questa underperformance sia legata al rallentamento economico cinese è altrettanto evidente. In questo senso, non è sfuggita a molti la forte reazione dei titoli del lusso europeo all’annuncio dei pacchetti di stimoli cinesi, con Kering, Burberry, Moncler ed Hugo Boss che in quei giorni si sono accodati ai titoli di Hong Kong, Pechino e Shenzen. Kering in particolare, una delle case di moda attualmente più in difficoltà, ha fatto registrare un significativo +10% nella seduta del 26 settembre; e mentre all’interno di Gucci (marchio posseduto da Kering) si prova a trovare la svolta decisiva (Stefano Cantino ha appena preso il posto di Jean-François Palus come CEO), l’aiuto tanto necessario potrebbe arrivare di nuovo da oriente, dove (parliamo dell’intera area Asia Pacific) il gruppo francese genera circa il 35% del suo fatturato totale.
Proprio in Cina il governo sembra aver preso finalmente “di petto” una situazione economica non facile, caratterizzata dalla devastante bolla immobiliare e da consumi interni anemici, con il ministro delle finanze Lan Fo’an che ha annunciato che vi sarebbe ancora spazio per allargare il disavanzo di bilancio, ma che queste politiche sono ancora in piena discussione all’interno del governo. Insomma, arriveranno con ogni probabilità nuovi stimoli ma loro entità è ancora ignota: le stime parlano di almeno 2 trilioni di yuan (280 milardi di dollari) fino a 10 trilioni di yuan. Insomma, la situazione sul fronte lusso è ancora incerta ma con il giusto rapporto rischio rendimento si può tornare ad investire anche su queste aziende.
A tal fine è finito sotto i nostri riflettori il nuovo Cash Collect Memory Step Down (ISIN DE000VC4KQ68) emesso da Vontobel: i sottostanti (Kering, Hugo Boss, Tapestry e Moncler) sono tutti appartenenti al settore del lusso e la presenza di una barriera capitale al 50% degli strike su titoli che tanto hanno sofferto rende il prodotto già di per sé interessante. Interesse ampiamente confermato dai premi condizionati pari all’1,1% mensile (13.2% p.a.), con trigger premio fissato (al pari della barriera) sempre al 50% degli strike; la durata è piuttosto breve (2 anni), con la possibilità di ridursi ulteriormente grazie alla presenza, a partire dalla data di osservazione del 31 marzo 2025 e per le successive date a cadenza mensile, di un trigger per il rimborso anticipato che parte già dal 95% dei rispettivi strike price e che scende poi di un ulteriore 1% ogni osservazione. Un mix questo (barriera al 50% degli strike, maturity breve, cedola consistente e step down a partire dal 95%) che conferisce resilienza alla struttura, dando la possibilità ai propri possessori di intervenire tempestivamente in caso di ribassi dei sottostanti.
Qualora si giunga alla data di osservazione finale del 30 settembre 2026 senza che il certificato sia stato richiamato anticipatamente, il prodotto rimborserà il proprio valore nominale qualora Kering, titolo peggiore che attualmente compone il paniere (all’87,8% dello strike price) non perda un ulteriore -41% circa dalla quotazione corrente (barriera capitale posta a 131,055 euro). Al di sotto del livello barriera il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of, che verrà calcolata a partire dallo strike price.
Il certificato è attualmente quotato sul Sedex ad un prezzo lettera vicino ai 96,5 euro, con un rendimento complessivo ottenibile dall’investitore pari al 31% in circa due anni, che si traduce in uno yield annualizzato superiore al 15,5%.
Report a cura di Pierpaolo Scandurra
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