Ovviamente non stiamo discutendo delle opinioni politiche di chi scrive (assolutamente utili a nessuno) ma della percezione dei mercati sul tema.
Ma andiamo con il solito ordine
S&P500: volatilità a nuovi minimi
Crolla a nuovi minimi la volatilità Usa (misurata come rapporto fra vola a breve e Vix) e di pari passo lo S&P, con la rottura della Flag, ci fornisce nuovi segnali di forza. Per il breve periodo è atteso un pullback di 1-5 giorni che potrà avere, come supporto ideale, la parte alta della bandiera.
A seguire, vista la tendenza del nostro Macd proprietario ed il TD sequential (non pubblicato) in conteggio di pullback, avremo un nuovo allungo dell’Indice che idealmente si potrà temporalmente protrarre fino a fine dicembre.
Stoxx600: nulla di nuovo..per ora
Ancora una settimana di ampia lateralità per lo stoxx600 che continua a seguire negativamente la trendline down di lungo periodo. L’analisi quantitativa incomincia a darci tiepidi segnali positivi per il prossimo futuro, tuttavia finché non si supererà con forza la resistenza di quota 347, l’indice continuerà ad oscillare in ampio trading range con supporto in area 325. L’analisi del sintetico Europeo è di una monotonia disarmante, ma a volte il mestiere è proprio questo: aspettare.
Grafico della settimana: Referendum Si Referendum NO, le implicazioni non saranno le stesse!
Settimana estremamente negativa per i mercati finanziari italiani con FtseMib che si è riportato a ridosso dell’importante soglia tecnica dei 16.000 punti e con il Btp a 10 anni ritornato oltre quota 2%. Fino a qui dati noti a tutti, ma cosa non di dominio pubblico ma ben più negativa, è il “Rischio Paese” ritornato su livelli preoccupanti. Come potete notare dalla tabella –fonte Bloomberg- il Risk Score, un indicatore sintetico del rischio paese calcolato da bloomberg (0 molto rischio 100 basso rischio) è ritornato su livelli preoccupanti, peggio di noi in zona euro solo Estonia, Cypro e Grecia!
Ascanio Strinati per itConsilium
www.itconsilium.it
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