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Ad agosto si è profilata una probabilità dell'84% di godere di un quarto trimestre all'insegna del rialzo sui mercati azionari.

Settimana particolare: Natale in arrivo e quindi pochi dati macro per monitorare attentamente la situazione.

Concluse le analisi sui dati di fine novembre 2020.

Se la settimana scorsa la protagonista indiscussa è stata la BCE, nei prossimi giorni, al centro dell’attenzione ci sarà la Federal Reserve statunitense.

Superati i più grandi macro-rischi del momento, la volatilità in progressiva contrazione continua a sostenere l’azionario proiettando gli indici sui massimi.

Ieri quel galantuomo dell'indice S&P500 ha finalmente conseguito il target a 3.667 punti enunciato a gennaio nel 2020 Yearly Outlook in splendida solitudine.

La crescita del prezzo dell’argento ha testimoniato come le politiche monetarie espansive stimolino l’inflazione sulle materie prime.

Dai dati PMI al ritorno in campo delle banche centrali, passando per il PIL tedesco e, soprattutto, per quello statunitense del terzo trimestre.

La tendenza di fondo si sta consolidando e pare che il nostro Ftsemib40 sia sempre di più in fase di nascita di un trend al rialzo.

Si conclude una stagione degli utili radiosa, con un beat rate senza precedenti.

I mercati corrono sulla notizia del vaccino, il terzo se si considera anche quello russo e il recente confermato da Pfizer, contro il Covid 19.

Con ogni probabilità, gli strascichi delle elezioni Usa si faranno sentire ancora per qualche tempo sui mercati.

L’indice archivia la settimana in rialzo del 9.69% ovvero la miglior ottava dalla prima di Giugno quando l’indice chiuse in rialzo del 10.69%.

Con un saldo ancora provvisorio del -6%, si chiude un mese di ottobre particolarmente pesante per la borsa italiana.

Non me l'aspettavo veramente un cedimento così netto dei su citati 19.000, situazione tecnica questa che mette in seria difficcoltà il nostro indice che troverà un nuovo supporto a 17.600 punti.

Concluse le analisi trimestrali sul periodo Giugno-settembre 2020.

Il Ftse Mib, ormai da metà ottobre è inserito all’interno di una trendline negativa discendente, come conferma anche Alessandro Aldrovandi, trader professionista.

L'indice si ferma sul supporto statico posto in area 19.000 punti (numero tondo) e ratifica la resistenza posta a 19.550 superata la quale si dovrebbe aprire il viatico verso i 20.500 punti.

Partendo dalla situazione un poco più generica dell’azionario, in altre parole gli indici più ampi del Dax ed S&P 500, il verdetto è evidente

Un certificato per investire sugli indici azionari americani