Il presidente Donald Trump ha intensificato le critiche verso il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, per il rifiuto di ulteriori tagli ai tassi d'interesse. Questa tensione ha sollevato preoccupazioni nei mercati finanziari, timorosi che Trump possa tentare di licenziare Powell. Sebbene la legge del 1913 sulla Federal Reserve stabilisca che i membri del Board of Governors possono essere rimossi solo per “giusta causa”, non è chiaro se Trump abbia l'autorità di licenziare Powell per disaccordi di politica monetaria. Non esistono precedenti legali diretti su un tale licenziamento, e la questione potrebbe finire davanti alla Corte Suprema. Intanto, Trump ha discusso la possibilità di sostituire Powell con Kevin Warsh.
“Trump e Powell, la telenovela finanziaria che nessuno ha chiesto, ma che ci tocca sorbire”. Sì, perché qui non stiamo parlando di due vecchiette che litigano al mercato del paese su chi fa il sugo migliore. No, parliamo di un presidente degli Stati Uniti che prende a randellate verbali il capo della banca centrale come se fosse il torneo di boxe dilettanti della parrocchia. Trump è quel tipo che, quando il semaforo è rosso, si lamenta che la colpa è del vigile urbano. Powell non abbassa i tassi d'interesse? Ovviamente deve essere un complotto contro di lui, perché le leggi dell'economia sono solo decorazioni natalizie, no?
Immaginate la scena: Trump che si allena di fronte allo specchio, provando il suo discorsetto da duro. “Jerome, ascolta qua: o fai come dico io o ti faccio fare le valigie!” Certo, perché il mondo funziona così: se uno non obbedisce, lo caccia. E voi vi preoccupate del vostro capo che vi guarda storto perché arrivate cinque minuti in ritardo?
Ma la domanda del giorno: Trump può davvero licenziare Powell? È un po' come chiedersi se si può usare una forchetta per mangiare il brodo. Tecnicamente si può provare, ma poi ti ritrovi con un casino che non ti aspettavi. La legge è una di quelle cose fastidiose che non sempre collabora con i capricci del momento. Però, ehi, chi ha bisogno di regole quando hai una volontà di ferro e un ego che pesa quanto un bilancio nazionale?
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Mentre Trump sguinzaglia i suoi attacchi verbali, Powell se ne sta lì, immobile, come un saggio vecchietto che guarda i nipoti litigare per chi ha preso la paletta più grande. Forse sa che la politica è come il tempo: imprevedibile e di solito ti sorprende quando meno te lo aspetti. E se un giorno Trump decidesse di licenziare Powell? Beh, ci ritroveremmo con più avvocati coinvolti di quanti se ne vedano in un episodio di Law & Order.
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Cari politici, un consiglio spassionato: invece di litigare come galli in un pollaio, perché non provate la via della diplomazia? Magari una chiacchierata davanti a un buon piatto di pasta; senza mediazioni, senza telecamere, solo una bella litigata come si faceva una volta, con un bicchiere di vino a fianco. Magari non risolverete niente, ma almeno vi divertirete di più. E noi spettatori? Almeno avremo uno spettacolo più dignitoso da guardare.
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