Recentemente, due deputate statunitensi, Alexandria Ocasio-Cortez e Anna Paulina Luna, hanno presentato una proposta di legge per limitare il tasso annuo effettivo globale (APR) delle carte di credito al 10%. Questo disegno di legge segue un'iniziativa simile proposta dai senatori Bernie Sanders e Josh Hawley, che mirava a fissare lo stesso limite per cinque anni. L'aumento dei tassi di interesse ha reso il costo del credito una questione sempre più urgente, con l'APR medio che ha raggiunto il 21,5% alla fine dello scorso anno, rispetto al 14,7% nel 2020. Tuttavia, le probabilità che queste proposte diventino legge nel breve termine rimangono basse, fungendo principalmente da segnali politici.
Ah, i limiti ai tassi delle carte di credito: l'ultima moda nel mondo dei sedicenti salvatori della classe media. Perché preoccuparsi di educare le persone su come spendere responsabilmente quando possiamo semplicemente cambiare le regole del gioco? “Limitiamo i tassi e tutti felici e contenti, giusto?” Certo, come no.
Immaginate questo: politici di ogni schieramento che fanno a gara per dimostrare quanto ci tengano a voi, poveri cristi schiacciati dai debiti delle carte di credito. Tasso massimo al 10%, dicono, come se fosse la panacea di tutti i mali. Ma, ehi, avete mai visto un usuraio in difficoltà? Le banche troveranno sempre un modo per mungervi qualche altro euro, magari inventandosi nuove spese di gestione, interesse e chi più ne ha più ne metta.
Pensate che abbassare il tasso al 10% vi renderà più facili i pagamenti mensili? Beati voi e la vostra ingenuità. I poveracci con punteggi di credito bassi potrebbero scoprire che ottenere una carta diventa un’impresa epica, e quelli che ci riescono potrebbero ritrovarsi con limiti ridicoli, giusto per evitare di fare shopping sfrenato durante i saldi. E mentre voi vi illudete che tutto questo vi salverà dalla rovina finanziaria, chi ci perde davvero? Ma ovviamente voi, perché le alternative saranno ancora più disastrose.
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Sapete che in molti paesi già ci sono leggi sull'usura? Almeno 76 paesi hanno dei limiti sui tassi di interesse, eppure le persone trovano sempre il modo di finire nei guai. È quasi come se la vera soluzione non fosse cambiare le regole, ma cambiare le abitudini. Ma chi siamo noi per dirlo? Continuiamo a divertirci con le leggi mentre la gente ignora i propri conti in rosso.
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Volete davvero risolvere il problema delle carte di credito? Iniziate a insegnare alle persone la differenza tra “voglio” e “necessito”. Magari, solo forse, considerate l'idea radicale di vivere entro i propri mezzi. E se proprio non potete farne a meno, almeno assicuratevi di chiedere alla vostra banca se possono abbassare il tasso d'interesse. Sarà come spremere sangue da una rapa, ma vale la pena provarci. Nel frattempo, continuate a sperare nei miracoli legislativi.
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