Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha evidenziato l'importanza di bilanciare percezioni pubbliche e dati economici concreti. Durante una recente conferenza stampa, Powell ha sottolineato che, sebbene l'ansia economica sia comprensibile, non sempre corrisponde a una realtà economica negativa. Ha spiegato che la relazione tra i sondaggi di opinione e l'attività economica reale è spesso debole, con esempi di pessimismo economico che non si traducono in una riduzione della spesa. Powell ha rassicurato che la situazione economica rimane solida, pur riconoscendo che l'incertezza può influenzare il sentimento pubblico. La Fed continuerà a monitorare attentamente la situazione, aspettando che eventuali debolezze si riflettano nei dati concreti prima di agire.
Eccoci qua, con Jerome Powell che ci dice di stare calmi, come se avessimo bisogno del suo permesso per preoccuparci. “Siamo nel bel mezzo di un'economia che sembra un film di fantascienza a basso budget”, con la gente che corre in giro a fare acquisti come se non ci fosse un domani, mentre allo stesso tempo si lamenta del prezzo delle uova. Se volessimo una lezione di schizofrenia economica, diremmo: missione compiuta.
Powell ci invita a non lasciarci trasportare dal panico, come se il nostro umore avesse un interruttore on/off. “Siamo tutti marionette nel grande spettacolo della Federal Reserve”, e lui tira le corde, o almeno ci prova. Ma il problema è che i dati economici reali sembrano avere la stessa sensibilità di un bradipo in letargo. Stiamo ancora aspettando che il mercato del lavoro e i prezzi ci diano un segnale di vita, mentre Powell si attacca al suo microfono e ci dice che si può aspettare.
Ah, ma non fatevi illusioni, se i vostri sogni di stabilità economica sono in pausa, non è perché Powell si sta grattando la pancia. “Il nostro destino è appeso a un filo”, e se pensate che l’ansia collettiva sia solo un capriccio, vi invito a dare uno sguardo alla storia. Non c’è niente di più pericoloso che ignorare la percezione pubblica mentre si attende che i numeri confermino la catastrofe.
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Avete mai notato come i banchieri centrali riescano a dire tutto e niente allo stesso tempo? È un'arte, quella di parlare per ore e non dire nulla di concreto. Vi fanno sentire come se foste in compagnia di un'agenzia di viaggi che vi promette il mondo ma vi lascia sempre al punto di partenza.
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Se volete un consiglio spassionato, quando la prossima volta sentite parlare Powell o uno dei suoi compari, prendete una bella boccata d'aria e ricordate che l'economia è come quel vecchio motorino che non parte mai: rumoreggia, sbuffa, ma non è detto che vi porti da nessuna parte. Tenetevi stretti i portafogli e non fate troppo affidamento sui proclami di chi, alla fine, sta solo cercando di non perdere la faccia.
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