La Cina ha nominato Li Chenggang come nuovo negoziatore per il commercio internazionale, sostituendo Wang Shouwen. Questo avvicendamento avviene in un contesto di tensioni tariffarie con gli Stati Uniti, con la Cina che impone tariffe del 125% sulle esportazioni americane. Li Chenggang, ex ambasciatore cinese presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio, porta con sé una vasta esperienza internazionale. La crescita economica cinese è stata del 5,4% nel primo trimestre, sostenuta dalle esportazioni, ma si prevedono rallentamenti a causa delle tariffe. La Cina ha anche imposto controlli sulle esportazioni di terre rare, cruciali per diversi settori tecnologici. L'obiettivo di crescita annuale rimane al 5%, nonostante le sfide.
Siamo alle solite, la Cina cambia l'uomo di punta per le trattative commerciali con gli Stati Uniti. “Chissà se questa mossa porterà a qualcosa di concreto o finirà come le solite chiacchiere da bar”. Li Chenggang prende il posto di Wang Shouwen. Oh, il grande Wang, che non ha fatto altro che far finta di discutere con l'America per anni. Adesso tocca a Li, ex ambasciatore alla World Trade Organization. “Che curriculum incredibile! Come se una sfilza di titoli potesse realmente fare la differenza contro Trump e soci”. Certo, Li ha studiato legge e economia, ma davvero qualcuno crede che tutto questo studio serva a qualcosa se poi non si muove una virgola nei rapporti commerciali?
Il mondo sta a guardare mentre questi due giganti si prendono a ceffoni con le tariffe. Gli USA alzano i dazi e la Cina risponde con altrettanti colpi bassi. “Un teatrino che sembra non avere mai fine, come una telenovela di pessimo gusto”. L'economia cinese sembra crescere, ma dicono che rallenterà. “Wow, che sorpresa! Chi l'avrebbe mai detto che le tariffe avrebbero avuto un impatto?” E intanto, mentre ci illudiamo che il mercato interno cinese possa sostenere tutta questa pressione, ci dimentichiamo che i consumatori americani non sono facilissimi da rimpiazzare.
E le terre rare? Ah sì, la Cina tira fuori l'artiglieria pesante. “Quando non sai più che pesci pigliare, minaccia di chiudere i rubinetti dei materiali che servono ai tuoi rivali”. Peccato che i veri problemi del commercio internazionale siano più complessi di così, ma continuate pure a illudervi che basti un cambio di volto per risolverli.
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Sapevate che la Cina ha una sfilza di opzioni per rispondere agli USA? Ovviamente, l'opzione di risolvere il problema alla radice non è tra queste. “Meglio far finta di avere tutto sotto controllo mentre il Titanic affonda, no?”
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Per quelli che vogliono entrare nel fantastico mondo della diplomazia commerciale: dimenticate i titoli accademici, meglio un corso intensivo di come sparare cazzate e farle sembrare promesse di pace mondiale. “Ah, e ricordatevi di portare sempre un paio di tappi per le orecchie”, le urla di chi si aspetta risultati possono essere assordanti.
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