Il Giappone ha registrato un deficit commerciale globale di 5,2 trilioni di yen nel suo anno fiscale conclusosi a marzo, segnando il quarto anno consecutivo di deficit. Tuttavia, il surplus commerciale con gli Stati Uniti è aumentato a 9 trilioni di yen. Questo surplus è un punto di tensione nei negoziati commerciali tra il Giappone e gli Stati Uniti, soprattutto alla luce delle intenzioni del presidente Donald Trump di applicare tariffe più elevate. Le esportazioni giapponesi verso gli Stati Uniti sono cresciute del 3%, mentre quelle verso il resto dell'Asia sono aumentate del 5,5%. Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha espresso preoccupazione per le nuove tariffe imposte dagli Stati Uniti, che rappresentano una sfida significativa per l'economia giapponese.
Giappone e Stati Uniti, un matrimonio combinato che continua a dare spettacolo. Immaginate di essere il Giappone: siete il secchione della classe, sempre a sgobbare per mantenere un'economia che cammina sui trampoli, mentre gli Stati Uniti vi guardano dall'alto in basso, come se foste lo zio povero alla festa di Natale.
Ecco il dilemma: un surplus commerciale di 9 trilioni di yen con gli USA e un deficit globale di 5,2 trilioni. “Chi l'avrebbe mai detto che vendere auto e chip agli americani potesse essere così controverso?” Pare che Trump, con la grazia di un elefante in un negozio di cristalli, voglia spremere il Giappone come un limone. Le tariffe al 24% sono la sua ultima trovata per fare gli occhi dolci all'industria locale, mentre i giapponesi si arrampicano sugli specchi diplomatici.
Il Primo Ministro giapponese, Shigeru Ishiba, è stato spedito a Washington per negoziare, ma sembra più un sacrificio umano che un diplomatico. “Proviamo a immaginare la scena: Ishiba che si ritrova a spiegare perché alzare il prezzo delle auto giapponesi non farà bene nemmeno ai cowboy americani”. Ma la verità è che il Giappone non può permettersi di svendere il suo riso per far contenti gli Stati Uniti. È un simbolo nazionale, l'unica cosa che ancora mangiano con le bacchette senza farsi ridere dietro.
Intanto, il Giappone gioca su tutti i tavoli, cercando di esportare ovunque tranne che in Cina, perché si sa, i cinesi non si accontentano mai. “Forse tra poco vedremo i giapponesi vendere sushi alle foche in Antartide pur di non finire in bancarotta”.
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Se siete giapponesi e vi trovate davanti a un americano che vi parla di tariffe, portatevi una bottiglia di sakè. Non risolverà la disputa commerciale, ma vi farà sopportare meglio la conversazione. E se ancora vi sentite troppo sobri, ricordate che nel mondo degli affari, l'alcol è spesso la miglior strategia diplomatico-commerciale.
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