Il Canada ha sospeso tutti i pagamenti di incentivi per Tesla e ha escluso l'azienda dai futuri programmi di sconti per veicoli elettrici, ha dichiarato il Ministro dei Trasporti Chrystia Freeland. Non verranno effettuati pagamenti fino a quando ogni richiesta non sarà verificata singolarmente. Freeland ha anche ordinato di rivedere i requisiti di idoneità per i futuri programmi iZEV per escludere i veicoli Tesla finché saranno in vigore le tariffe imposte dagli Stati Uniti contro il Canada. Tesla non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento. Il Canada ha congelato 43 milioni di dollari canadesi di pagamenti per Tesla, poco prima che il Primo Ministro Mark Carney annunciasse elezioni generali.
Ah, il Canada, sempre così pacato e diplomatico... tranne quando si tratta di Tesla e dei loro amici a stelle e strisce. “Congelano i rimborsi per Tesla come se fossero al supermercato che chiudono il frigo perché è finito il latte”. E mentre il Ministro dei Trasporti Chrystia Freeland manda e-mail e sospende pagamenti con la stessa facilità con cui noi cancelliamo gli spam, il dramma si consuma. Tutti pensano alla grande diplomazia canadese, mentre a Ottawa si fa il braccio di ferro con Washington.
I cari vicini a nord hanno deciso: niente più regalini per Tesla finché gli USA non smettono di fare i bulli alla dogana. E chi può biasimarli? “Diciamolo, l'idea di accogliere i loro tariffari assurdi con un sorriso mentre ti svuotano le tasche è roba da fessi”. Certo, potrebbe sembrare un po' drastico, ma quando hai un vicino di casa che ti lancia mattoni nel giardino, a un certo punto ti stufi di fare il bravo e chiami la polizia. Qui la polizia sono questi incentivi sospesi, una piccola vendetta fiscale per ricordare agli USA che il Canada non è il loro zerbino.
E allora, le Tesla rimangono al palo in Canada, mentre i compratori canadesi si grattano la testa, chiedendosi se valga ancora la pena investire in un'auto elettrica che, a questo punto, sembra un cavallo di Troia più che un mezzo di trasporto all'avanguardia. “Ma siamo onesti, chi non ama un po' di dramma diplomatico che coinvolge macchine elettriche e tariffe? È il nostro moderno teatro politico”.
💡
È quasi comico come Tesla abbia presentato un numero di richieste di incentivi quasi esorbitante proprio alla fine del programma. “Viene da chiedersi se abbiano pensato che avrebbero finanziato anche le auto giocattolo”. Inoltre, un solo concessionario in Quebec ha dichiarato più di 4.000 vendite in un weekend. Se non fosse triste, sarebbe quasi ammirabile, come quei maghi che tirano fuori conigli dal cappello, solo che qui si parla di milioni di dollari in sussidi.
✅
Se state pensando di acquistare una Tesla in Canada, forse è il caso di guardare altri modelli di auto elettriche o, meglio ancora, una bella bicicletta. “Almeno non avrete problemi con le tariffe”. E per evitare di restare con un pugno di mosche in mano quando il governo tira il freno a mano sui finanziamenti, sarebbe saggio tenere d'occhio le notizie economiche più che sul calendario delle uscite di Netflix.
Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento.
Leggi il Disclaimer »