Pensione di reversibilità, nuovi importi per i superstiti e non solo: le novità del 2025

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 20/02/2025 10:15

Pensione di reversibilità, nuovi importi per i superstiti e non solo: le novità del 2025

Novità per i superstiti titolari della pensione di reversibilità, il trattamento destinato a chi aveva un familiare già pensionato.

Oltre ai nuovi importi aggiornati per il nuovo anno, cambiano anche alcuni aspetti chiave, a partire dai nuovi limiti di reddito per accedere al beneficio senza riduzioni.

E non solo. Vediamo nel dettaglio cosa cambia nel 2025 per la pensione di reversibilità, tra aumenti, soglie di reddito e requisiti di accesso.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Mondo Pensioni.

Pensione di reversibilità, novità 2025: ecco i nuovi importi per i superstiti

A partire da gennaio 2025 tutti i trattamenti previdenziali e assistenziali, compresa la pensione di reversibilità, godranno di un aumento annuo pari allo 0,8%.

Questo significa che, per ogni 1.000 euro di pensione, il beneficiario riceverà un incremento di 8 euro lordi al mese.

Tuttavia, come per le pensioni ordinarie, anche per quelle di reversibilità l?aumento segue un meccanismo a scaglioni che riduce la percentuale in base all?importo percepito.

In breve, le pensioni più basse beneficeranno dell?aumento pieno, mentre quelle più alte vedranno un adeguamento ridotto.

A essere più precisi, quelle tra 4 e 5 volte il minimo aumenteranno dello 0,72% (90% del tasso), mentre le pensioni superiori a 5 volte il minimo saliranno dello 0,60% (75% dell?aumento del costo della vita).

Ovviamente questi aumenti potrebbero risentire a breve di alcuni ulteriori tagli.

A partire da marzo, infatti, entreranno in gioco le addizionali comunali in acconto, che potrebbero ridurre sensibilmente l?effettivo incremento mensile.

Per molti pensionati, questo si tradurrà in un guadagno minimo o addirittura in un saldo negativo rispetto al mese precedente.

Pensione di reversibilità, quali sono i limiti di reddito per il 2025

Oltre agli importi, da segnalare per il 2025 anche i nuovi limiti di reddito, che determinano la possibilità di percepire la pensione di reversibilità senza eventuali riduzioni.

Dal 1 gennaio 2025, i titolari di pensione di reversibilità potranno godere del trattamento pieno soltanto se il loro reddito arriva fino a 20.489,82 euro.

Di contro, se il reddito complessivo (accumulando quindi la pensione con altre entrate) si aggira tra 20.489,82 e 27.319,76 euro, la pensione di reversibilità verrà ridotta del 25%. Tale riduzione salirà al 40% se il reddito del beneficiario supererà i 27.319,76 euro, e al 50% se andrà oltre i 34.149,70 euro.

L?unico modo per evitare la riduzione dell?assegno, anche in presenza di redditi superiori ai limiti previsti, è vivere in un nucleo familiare in cui siano presenti minori o persone con disabilità.

In questi casi, la pensione di reversibilità viene erogata per intero, indipendentemente dai guadagni del beneficiario.

Pensione di reversibilità, tutte le altre novità del 2025

Si riconfermano anche nel 2025 le regole di ripartizione della pensione di reversibilità.

Per chi non lo sapesse, l'INPS raramente assegna l'intero importo della pensione del defunto al superstite. Infatti, in base all'identità del beneficiario, l'Istituto Previdenziale eroga una parte dell'assegno.

Ad esempio, se l?unico superstite beneficiario è il coniuge del defunto, gli spetta il 60% della pensione del deceduto.

Se invece è un figlio, la quota sale al 70%, a patto che quest'ultimo sia disabile, minore o a carico del defunto al momento del decesso.

Tale percentuale sale all'80% se sono due figli, fino ad arrivare al 100% nel caso di 3 o più figli.

Anche fratelli e sorelle possono beneficiare della pensione di reversibilità, ma solo in assenza di coniuge e figli, e solo se possiedono alcuni requisiti specifici.

Infine, è bene precisare che con la circolare n. 64 del 2024 l?INPS ha previsto che destinatari di tale misura previdenziale possano essere anche i nipoti maggiorenni. A condizione che siano a carico del pensionato defunto e inabili al lavoro.

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