A marzo 2024, rispetto al mese precedente, si registra un aumento degli occupati e degli inattivi, mentre si osserva una diminuzione dei disoccupati. L'occupazione cresce dell'0,3%, pari a +70mila unità, coinvolgendo uomini e donne, dipendenti e autonomi, con l'eccezione dei 35-49enni che registrano un calo. Il tasso di occupazione sale al 62,1%, con un incremento di 0,2 punti. Allo stesso modo, il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce del 2,8%, pari a -53mila unità, per entrambi i generi e in tutte le fasce d'età tranne per i 35-49enni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,2%, con quello giovanile che si attesta al 20,1%.
L'aumento del numero di inattivi, pari a +12mila unità, si registra solo tra gli uomini e gli under 50, mentre tra coloro che hanno almeno 50 anni si osserva una diminuzione dell'inattività. Il tasso di inattività rimane stabile al 33,0%. Se confrontato il primo trimestre 2024 con il quarto trimestre 2023, si nota un incremento del livello di occupazione dello 0,2%, con un totale di 56mila occupati in più. Questo aumento dell'occupazione è accompagnato dalla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-2,1%, pari a -40mila unità) e dall'incremento degli inattivi (+0,3%, pari a +40mila unità).
Il numero di occupati a marzo 2024 supera di 425mila unità quello di marzo 2023, con un aumento dell'1,8%. Questo incremento coinvolge uomini, donne e tutte le fasce d'età, ad eccezione dei 35-49enni a causa di una dinamica demografica sfavorevole. Rispetto a marzo 2023, si registra una diminuzione sia delle persone in cerca di lavoro (-7,4%, pari a -148mila unità) sia degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,7%, pari a -213mila).
A marzo 2024, la crescita dell'occupazione è dovuta all'aumento sia dei dipendenti, che raggiungono i 18 milioni 793mila, sia degli autonomi, che sono 5 milioni 56mila. Il numero totale degli occupati, 23 milioni 849mila, è superiore di 425mila unità rispetto a marzo 2023, grazie all'incremento di 559mila dipendenti permanenti e di 46mila autonomi, nonostante la diminuzione di 180mila dipendenti a termine. Mensilmente, il tasso di occupazione sale al 62,1%, il tasso di disoccupazione scende al 7,2%, mentre il tasso di inattività rimane stabile al 33,0%.
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