Jefferson (Fed): tassi alti duraturi negli USA

Philip Jefferson, membro del Board of Governors della Federal Reserve (Fed), ha dichiarato che i tassi d'interesse negli Stati Uniti potrebbero rimanere elevati per un periodo più lungo del previsto, a condizione che l'inflazione non diminuisca come atteso. Secondo quanto riportato da Reuters, la Fed di Washington prevede che anche il mese di marzo sarà un periodo difficile nella lotta all'inflazione, con il Pce Price Index (indice dei prezzi per la spesa per consumi personali, una metrica fondamentale seguita dalla Fed sull'inflazione) che dovrebbe registrare un ulteriore aumento al 2,7% su base annua rispetto al 2,5% di febbraio (e al 2,4% di gennaio).

Jefferson ha sottolineato che la sua previsione di base rimane che l'inflazione diminuirà ulteriormente, mantenendo i tassi d'interesse ai livelli attuali e un mercato del lavoro solido, con domanda e offerta in costante riequilibrio. Tuttavia, se i dati più recenti indicheranno un'incidenza persistente dell'inflazione, potrebbe essere necessario mantenere la politica restrittiva per un periodo più prolungato. Il suo impegno è quello di riportare l'inflazione al 2%.
La Fed continua ad essere cauta riguardo alla situazione economica e all'andamento dell'inflazione, mostrando una certa preoccupazione per la persistenza di tassi elevati e per la necessità di un'azione decisa per contenere eventuali pressioni inflazionistiche. Jefferson sottolinea l'importanza di monitorare attentamente l'evoluzione dei dati economici per adeguare di conseguenza le politiche monetarie e garantire la stabilità dell'economia.

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