Il ceo di TIM ha affermato che la società è ad un punto di svolta

Pietro Labriola ha parlato durante una conferenza con gli analisti, definendola molto importante per via dei risultati preliminari 2023 non deludenti, e poiché essa rappresenta un punto di svolta nella storia del gruppo. Il manager ha definito l'evento come "l'ultima call di una società integrata", aspettando il nuovo piano industriale previsto per il prossimo 7 marzo.

Labriola ha anche parlato del prossimo futuro: “Almeno fino a luglio, quando si chiuderà il deal, possiamo stare solo alla finestra, è difficile partecipare a queste mosse mentre finalizziamo lo scorporo e otteniamo le autorizzazioni", aggiungendo che "Nel futuro possiamo far parte della partita, è importante capirlo, se staremo alla finestra avremo dei vantaggi, se avremo una partecipazione attiva avremo altri vantaggi" ma siamo "pronti sul pezzo per capire cosa succederà e agire. Quale sarebbe la soluzione migliore? Sarebbe la fusione con Iliad. Cioè, alla domanda se preferisco la fusione Fastweb-Vodafone o Iliad-Vodafone preferisco la seconda".

Egli ha inoltre affermato che è normale che gli operatori alternativi chiedano qualcosa alle autorità europee, "anche quando non c'è niente da chiedere". "Per avere concentrazione bisogna avere due società che si concentrano, noi stiamo parlando di una cosa diversa, noi stiamo proprio seguendo le indicazioni dell'unione europea che richiede un player puro wholesale, non vediamo specifiche particolari".

Lo stesso Labriola ha poi toccato il punto sulla strategia commerciale: "Nel 2024 stiamo pianificando di fare qualcosa anche con Kena, qualcosa di diverso rispetto agli altri player, che non è collegato a essere aggressivi in ambito prezzi". "Sul mobile stiamo definendo una strategia che comunicheremo nelle prossime settimane e in occasione del capital market day" ma "non vogliamo accelerare la concorrenza sui prezzi”

(Redazione)