CAPITOLO 1 - ANALISI TECNICA E ANALISI FONDAMENTALE: UN CONFRONTO

1.3.2 Finalità

     L'analisi tecnica tenta di identificare i punti di svolta in una tendenza di prezzi, per valutare così il momento migliore (timing) per entrare od uscire dal mercato; ha anche l'obiettivo di verificare la ricorrenza storica di significati movimenti dei prezzi. Viceversa l'analisi fondamentale cerca di individuare il valore intrinseco di un bene, che sarà messo costantemente a confronto con la quotazione corrente di mercato, nel tentativo di cogliere quegli scostamenti (mispricing) che suggeriscono l'acquisto o la vendita. Un celebre passo 1 di uno dei classici dell'analisi tecnica viene puntualmente ripreso in molti manuali per indicare le difficoltà insite nell'assegnare un valore intrinseco ad un titolo azionario; viene riportato il prezzo della United States Steel tra l'autunno del 1929 e la primavera del 1946: esso oscillò da 261 dollari a 22, da 126 a 38, e poi ancora da 97 a 70, mentre nelle stesse date il valore della stessa società stimato sulla base dei libri contabili variò, rispettivamente, da 204 a 187 dollari, da 151 a 117, a 142. La discrepanza tra quotazione di mercato e valore desunto dal bilancio societario viene considerata troppo ampia per poter essere spiegata da errori di valutazione; in questo modo si affievolisce l'obiettivo dell'analisi fondamentale, poiché sostanzialmente viene meno la capacità di individuare e valutare ogni fattore. Questo esempio sancisce la superiorità informativa del prezzo quale perfetto compendio di ogni variabile, anche di carattere irrazionale.


1 Edwards R.D. Magee J., Technical Analysis of Stock Trends, Magee (1957).