CAPITOLO 1 - ANALISI TECNICA E ANALISI FONDAMENTALE: UN CONFRONTO

1.3.1 Presupposti

     Per l'analisi tecnica, il prezzo è la sintesi ideale di tutte le informazioni, conosciute o meno; le cause determinanti non devono essere indagate. Secondo l'analisi fondamentale il prezzo di mercato è frutto di molteplici fattori che debbono essere necessariamente individuati e valutati.

     Da questa ipotesi di fondo originano molteplici argomentazioni contrastanti. L'analisi fondamentale sarebbe superiore all'analisi tecnica, poiché si basa su di un insieme informativo più esteso, in quanto considera non solo la serie storica dei prezzi passati, ma anche tutte le informazioni pubblicamente disponibili. Si vedrà in seguito che ciò è coerente con i tre gradi di efficienza 1 informativa dei mercati finanziari: il prezzo rifletterà le notizie sul passato in un mercato efficiente in forma debole, le informazioni pubblicamente disponibili in un mercato efficiente in forma semi-forte, anche le informazioni private in un mercato perfettamente efficiente. Ogni forma di mercato implica la precedente, per cui l'analisi fondamentale può considerarsi più efficacie dell'analisi tecnica.

     Di qui la teoria opposta 2 che, se tutte le informazioni che possono in vario modo essere rilevanti sono sempre rispecchiate nel prezzo, allora l'analisi tecnica contiene implicitamente l'analisi fondamentale: il prezzo è un indicatore di tutte le variabili così rapido ed efficiente, che addirittura anticipa la diffusione delle informazioni fondamentali. Non è possibile quindi cogliere l'andamento dei mercati sulla base dei fundamentals, in quanto essi sono noti all'investitore sempre troppo tardi e potrebbero non considerare variabili che invece influenzano notevolmente la quotazione. Questa visione è chiaramente incompleta, perché, come già precisato nel paragrafo precedente, non spiega come possano verificarsi i caratteristici patterns dell'analisi tecnica se il mercato finanziario è fortemente efficiente dal punto di vista informativo.

     Rispetto al prezzo c'è poi una considerazione 3 che si colloca in una posizione mediana, rivalutando tuttavia l'utilità di entrambi i tipi di analisi: il valore relativo di un bene sarebbe determinato sia da fattori elastici sia da fattori viscosi; i primi si propagano rapidamente dando luogo a cambiamenti repentini delle quotazioni e movimenti secondari di breve durata. I secondi, di origine fondamentale, esercitano invece la loro influenza sui prezzi molto lentamente, stabilendone la tendenza primaria. Conseguentemente risulta scomposto in due ambiti l'insieme informativo; non è detto che nelle sue valutazioni l'analista fondamentale riesca a cogliere i cosiddetti fattori elastici, anche dal punto di vista della tempestività; questa incompletezza rivaluta l'approccio tecnico per i movimenti secondari delle quotazioni.


1 Fama E., Efficient Capital Markets: A Review of Theory and Empirical Work, Journal of Finance (1970).
2 Murphy J.J., Technical Analysis of the Futures Markets, New York Institute of Finance (1986).
3 Coliva E. Galati L., Analisi tecnica finanziaria, UTET (1992).