CAPITOLO 7 - ANALISI TECNICA CANDLESTICK
7.2 Cos'è un candle chart
Nel capitolo precedente i Candlestick sono stati introdotti come uno strumento grafico
parallelo ad altri mezzi, tutti volti alla rappresentazione di una serie storica di prezzi. In
particolare il Japanese Candlestick costituisce un modo peculiare di interpretazione dei
quattro prezzi emergenti da una sessione borsistica che ha il pregio di fornire una percezione
visiva immediata della psicologia corrente di mercato.
Nella figura 7.1 viene mostrato il confronto tra la tipica rappresentazione grafica bar-chart
e la configurazione candlestick.
È evidente come il semplice impatto visivo sia molto differente nelle due
rappresentazioni grafiche; è proprio questa una delle ragioni che giustifica il recente
interesse degli analisti occidentali per questa particolare metodologia. Gli strumenti
dell'analisi tecnica classica possono agevolmente combinarsi con uno strumento grafico che
evidenzi in modo più immediato la psicologia caratterizzante le contrattazioni di
mercato.
Figura 7.1: Confronto bar-chart e candle-chart per il titolo Gemina.
Una grafico a
candele si costruisce a partire dalle stesse informazioni presenti in un
grafico a barre (
open, high, low, close), ma si disegna in modo differente.
L'intera barra viene suddivisa in tre parti distinte: la parte rettangolare del
candlestick
è detta
real body e rappresenta il
range tra il prezzo di apertura e
di chiusura della sessione. Quando il
real body è nero, oppure
full, vuol
dire che il prezzo di apertura è superiore al prezzo di chiusura, ovvero la base
superiore del rettangolo corrisponde al valore dell'
open. Quando, invece, il
real
body è bianco, oppure
empty, significa che il prezzo di chiusura è
superiore a quello di apertura, cioè l'
open forma la base inferiore ed il
close la base superiore (figura 7.2)
1.
Figura 7.2: Costruzione di Candlesticks.
Le linee sopra e sotto il
real body sono denominate
shadows e rappresentano i
prezzi estremi della sessione: la
shadow sopra il
real body è detta
upper shadow e congiunge il massimo della sessione; la
shadow inferiore è
chiamata
lower shadow e congiunge il minimo della sessione.
Questi e altri termini utilizzati per identificare determinati livelli della candela sono
indicati nella figura 7.3.
Figura 7.3: Anatomia di una candela.
È importante sottolineare che i giapponesi tengono molto più in considerazione i
prezzi
open e
close piuttosto che i prezzi limite, ritenuti fluttuazioni estranee
al
conflitto continuo che contrappone compratori e venditori.
L'accortezza che viene posta al
range apertura-chiusura è alla base di una
sostanziale differenza tra l'uso delle barre e delle candele; osservare le
Candlestick
comporta un'automatica attenzione alle singole candele e al loro colore. Una
Black Candle
presuppone un mercato ribassista con le forze orso predominanti; una
White Candle
porta invece a pensare ad una certa forza rialzista del mercato, che dopo l'apertura fa
registrare prezzi in crescita. Diversamente il
bar-chart pone molta attenzione ai prezzi
di chiusura delle sessioni, senza dare importanza al prezzo d'apertura, tant'è che
spesso nei grafici a barre non compare il piccolo trattino a sinistra.
Il vero punto di forza delle
Candlesticks è certamente però la
visualizzazione di particolari configurazioni, contenenti più di una candela, che
rappresentano vere e proprie interpretazioni della forza di un movimento di mercato e che non
sono ravvisabili mediante le
bar-charts; tali configurazioni, usualmente denominate
patterns, vengono descritte attraverso una colorata terminologia
2 che si rende particolarmente appropriata nel descrivere
lo stato del mercato.
1 Se apertura e chiusura sono coincidenti, la figura diventa una croce, in quanto il
real body non può formarsi; questa figura caratteristica è detta
doji candle e le sue implicazioni saranno esaminate in dettaglio in seguito.
2 Esempi caratteristici, che si analizzeranno in dettaglio in seguito, sono
hanging man (impiccato),
dark-cloud cover (cielo nero coperto),
three black crows (tre corvi neri), evidentemente tutti con implicazioni ribassiste.