Crescono le incertezze da Oltralpe: da Marex un’idea ultra-difensiva sul settore automotive
Un susseguirsi di eventi piuttosto indigesti ha alimentato il nervosismo sulle piazze finanziarie europee: nulla di inaspettato o di non già calendarizzato, ma tanto è bastato per riportare una minima dose di volatilità nel Vecchio Continente. Erano infatti due gli appuntamenti più attesi nell’ultima settimana: la decisione sui tassi da parte della BCE e le elezioni europee, con i cittadini dell’Unione chiamati alle urne per il rinnovo dell’europarlamento. Se il discorso della Lagarde aveva gettato più ombre che luci sulle prossime mosse di una banca centrale sempre più in confusione sul percorso da intraprendere, le elezioni europee hanno avuto risvolti soprattutto nei singoli confini nazionali. Alle dimissioni del premier belga De Croo si sono aggiunti i clamorosi risultati in Francia, che hanno certificato l’avanzata dei nazionalisti di Rassemblement National, con il presidente Macron che ha sciolto le camere e indetto elezioni anticipate. Come è ovvio, i mercati non apprezzano le incertezze e così è partito il sell off sui titoli governativi francesi: lo spread con i bund tedeschi si è letteralmente impennato dai 48 bp del pre-elezioni ad oltre 60 bp, un movimento decisamente infrequente per un paese come la Francia.
Le vendite si sono contestualmente estese anche ai titoli azionari d’Oltralpe, con il CAC40 in flessione trascinato dalle banche (SocGen su tutti). Se il Vstoxx è ancora lontano dai livelli che connotano una elevata volatilità sui mercati, le incertezze sulla stabilità francese dovrebbero permanere almeno fino a fine mese, quando i francesi torneranno nuovamente alle urne. Come certificato della settimana peschiamo quindi da una passata emissione di Marex, sia guardando agli strike “vecchi” di alcuni dei titoli sottostanti, sia alla struttura estremamente difensiva, in grado di difendere dalle possibili fluttuazioni di mercato delle prossime ottave.
Il prodotto è il Fixed Cash Collect Airbag (ISIN: IT0006760612), emesso da Marex e scritto su un basket worst of composto da quattro automotive europei: Volkswagen, Stellantis, Mercedes Benz e Renault. Il certificato prevede il pagamento di premi di tipo incondizionato pari allo 0,605% a cadenza mensile (7,26% p.a.) fino a scadenza, prevista in data 4 dicembre 2028, con la possibilità di essere rimborsato anticipatamente (valore nominale pari a 1.000 euro), alle stesse date di osservazione mensili, a partire da novembre 2024, qualora tutti i titoli rilevino almeno in corrispondenza del 100% degli strike price (il trigger autocallable è fisso). Sommando tutti i premi residui previsti fino a scadenza, otteniamo un flusso incondizionato pari a 326,70 euro, che agisce come una sorta di “secondo airbag” a favore dell’investitore, proteggendo di fatto quasi il 40% del valore nominale dello strumento e limitando così il downside risk negli scenari più catastrofici; il resto del lavoro lo fa poi l’effetto airbag unito al posizionamento conservativo delle barriere, poste al 55% degli strike price. Da notare poi come Renault sia già “scappata” da strike, facendo segnare un +47,2% dal fixing iniziale, con Mercedes a +12%, Stellantis a +7% e Volkswagen, worst of, comunque sopra strike (+4%).
Andando a mettere a sistema quanto esposto finora, otteniamo non solo una performance potenziale in condizioni di lateralità (e fino al -47% di Volkswagen) pari a circa il 7,5% annualizzato, ma addirittura un rendimento di poco negativo (-9% circa) anche in caso di un -70% di uno dei sottostanti del basket. Il prodotto è infine interessante anche in ottica di rimborso anticipato, potendo essere acquistato leggermente al di sotto della parità e non particolarmente distante in termini temporali delle date autocall.
Report a cura di Pierpaolo Scandurra
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