Quale futuro per la Francia post Attal?

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 17/07/2024 11:32

Puntare al rimbalzo dei titoli francesi pur continuando ad incassare un flusso cedolare: il Phoenix Memory Participation di casa Leonteq.

Tra le aree geografiche che nelle ultime settimane hanno vissuto momenti di elevata volatilità non possiamo non citare la Francia: dopo almeno cinque mesi di salita piuttosto regolare da parte del CAC 40 (l’indice rappresentativo delle società più capitalizzate d’Oltralpe), l’esito incerto delle elezioni europee ha incrinato pesantemente il sentiment sulle azioni francesi, che hanno azzerato in una settimana i guadagni da inizio anno. A pesare è stato soprattutto lo spauracchio di una Le Pen uscita fortissima dalle urne, che ha costretto il presidente Macron a sciogliere anticipatamente le camere e a indire elezioni anticipate. Come accade sempre sui mercati azionari, è proprio al culmine delle incertezze che vengono toccati i minimi e così, una volta venuto meno il rischio di una maggioranza assoluta per il Rassemblement National, è cominciata la stabilizzazione dell’indice, che da circa un mese si trova bloccato in un trading range tra i 7.450 ed i 7.750 punti.

Una possibile idea operativa potrebbe quindi essere quella di tentare di catturare una ripartenza del mercato francese, magari puntando su quei titoli che hanno sofferto maggiormente nelle ultime settimane e negli ultimi mesi. Per tradurre tale proposito in realtà, abbiamo identificato una struttura decisamente atipica, emessa finora soltanto in quattro “esemplari”: parliamo del Phoenix Memory Participation, un ibrido tra un classico Phoenix Autocallable ed un Outperformance. Questi certificati, infatti, oltre a prevedere la protezione condizionata del capitale investito ed il pagamento di un flusso di premi periodici, riconoscono all’investitore, a scadenza o in caso di evento autocall, la partecipazione alla performance del sottostante peggiore. Per dare l’idea delle potenzialità di questa struttura, prendiamo come esempio il CH1290280994, emesso da Leonteq nel settembre 2023 e scritto su Intesa Sanpaolo, Deutsche Bank e Banco BPM: il prodotto, oltre a proteggere il capitale fino ad un -40% da parte dei sottostanti e a pagare un flusso cedolare dell’1% mensile, prevedeva la partecipazione ai rialzi del titolo peggiore con un fattore di partecipazione up pari a 0,5. Grazie ad un settore bancario in grande spolvero, il certificato non solo ha pagato tutti i premi ma ha anche rimborsato (alla prima data utile) un importo pari a 1.126,64 euro, grazie al worst of Banco BPM a +25,2% da strike, per un rendimento del 18,6% in sei mesi.

La nuova emissione, sempre di casa Leonteq, pur sacrificando la correlazione tra i tre titoli sottostanti, si spinge ancora oltre: il Phoenix Memory Participation (ISIN CH1349989785), scritto su un basket tutto francese composto da Credit Agricole, Carrefour ed Air France-KLM, prevede il pagamento di premi condizionati (trigger premio posto al 60% dei rispettivi strike price) pari allo 0,75% mensile (9% p.a.) e soprattutto la partecipazione ai rialzi del titolo peggiore con un fattore di partecipazione up pari ad 1. La durata massima è pari a tre anni, con la possibilità di rimborso anticipato a partire dalla quarta data di osservazione (5 novembre 2024) e per le successive date a cadenza mensile, del valore nominale (pari a 1.000 euro) maggiorato della performance positiva da strike da parte del sottostante worst of (il trigger autocallable è fisso al 100%). Qualora si giunga alla data di osservazione finale del 5 luglio 2027 senza che il certificato sia stato richiamato, il prodotto rimborserà il proprio valore nominale, oltre ad un ultimo premio pari allo 0,75%, qualora Air France-KLM, titolo peggiore che attualmente compone il paniere (al 92,5% dello strike price) non perda un ulteriore -35% circa dalla quotazione corrente. Al di sotto del livello barriera il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of, che verrà calcolata partire dallo strike price. Al di sopra dello strike, invece, al rimborso del nominale maggiorato della cedola si avrebbe anche la partecipazione alla performance del worst of, esattamente come per le date autocall intermedie.

Insomma, la strategia sottesa al prodotto è quella di puntare al rimbalzo dei titoli sottostanti, sfruttando il fattore di partecipazione lineare e la possibilità di autocall (e di partecipazione) quasi immediata, potendo comunque contare su un flusso cedolare del 9% annuo e sulla protezione condizionata del capitale a scadenza. Il certificato è attualmente quotato sul Sedex ad un prezzo lettera vicino ai 980 euro.

 

Report a cura di Pierpaolo Scandurra
www.certificatiederivati.it

 

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