Le obbligazioni convertibili, titoli ibridi tra azioni e bond, stanno tornando a essere visibili tra gli investitori di Borsa Italiana dopo anni di scarsa considerazione. Questi titoli, apprezzati sul mercato internazionale, hanno la possibilità di trasformarsi in azioni a un prezzo prestabilito, ma non sono mai riusciti a conquistare completamente gli investitori italiani. Tuttavia, recentemente, Eni e Saipem hanno risvegliato l'interesse per questo tipo di investimento. Eni ha emesso un titolo convertibile da 1 miliardo di euro, mentre Saipem ha emesso un titolo obbligazionario equity-linked da 500 milioni di euro a fine agosto.
Borsa Italiana
Secondo gli analisti di Morningstar il mercato delle obbligazioni convertibili in Borsa Italiana è attualmente scarso, con solo quattro titoli disponibili, provenienti da aziende con una capitalizzazione non molto elevata. Questi includono bond Agatos 4,75% con scadenza nel 2026, First Capital 3,75% con scadenza nel 2026, Prismi con tasso variabile scadenza nel 2049 e l'obbligazione Yolo Group 5% con scadenza nel 2025. Le transazioni su questi titoli sono generalmente di basso volume.
L'ultimo titolo aggiunto al mercato è la terza tranche di Prismi, un'azienda attiva nel settore web e digital marketing e quotata su Euronext Growth Milan. Di recente, ha emesso la terza tranche delle obbligazioni Prismi 2023-2028 Zero Coupon Bond Convertibile con un valore nominale di 226.281,60 euro, al prezzo di emissione del 4 settembre 2023 di 200.491,80 euro. Dopo questa emissione, sono in circolazione 150 obbligazioni Prismi 2023-2028 Zero Coupon Bond Convertibile, per un valore nominale totale di 1.697.112,17 euro.
Esistono altre emissioni al di fuori del listino di Borsa Italiana, legate a società quotate sul mercato azionario. Tuttavia, queste sono generalmente riservate a investitori istituzionali, come fondi specializzati, o a investitori specifici legati a operazioni di ingresso o apertura del capitale a nuovi soci.
Eni
Secondo gli analisti di Morningstar la società italiana Eni ha riacceso l'interesse per le obbligazioni convertibili grazie a una recente emissione. A settembre, Eni ha lanciato un'offerta di obbligazioni Senior Unsecured Sustainability-Linked dal valore di 1 miliardo di euro, con una scadenza di 7 anni. Queste obbligazioni possono essere convertite in azioni ordinarie acquistate nell'ambito del piano di buyback a un prezzo di 17,5513 euro. Le obbligazioni, che sono state emesse al 100% del loro valore nominale, hanno un tasso di interesse annuale del 2,95%. Il prezzo di conversione di 17,5513 euro rappresenta un premio del 20% rispetto al prezzo di riferimento di 14,6261 euro, come spiegato dagli esperti di Websim che hanno confermato un giudizio "neutrale" con un target price di 15 euro. Queste obbligazioni, che hanno registrato ordini di sottoscrizione per circa 2,8 miliardi di euro, saranno legate al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità relativi alle emissioni nette di gas a effetto serra e alla capacità di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili.
Circa l'1,5% delle azioni totali di Eni sono interessate da questa conversione. Gli analisti di Equita Sim hanno calcolato che il rendimento del bond Eni senior con scadenza nel gennaio 2030 è di circa il 4%, risultando in un risparmio di 90-140 punti base rispetto a un'obbligazione bullet (una che prevede il pagamento del valore alla scadenza in un'unica soluzione). A seguito di questa operazione, gli analisti hanno confermato la raccomandazione "buy" e fissato il prezzo obiettivo a 19,5 euro.
Saipem
Saipem ha recentemente completato il collocamento di obbligazioni senior unsecured guaranteed equity linked dal valore di 500 milioni di euro, con scadenza nel 2029. Queste obbligazioni prevedono un tasso fisso annuo del 2,875%, da pagare su base semestrale e posticipata. Il prezzo di conversione delle obbligazioni in azioni è stato stabilito a 2,0487 euro, con un premio di conversione del 37,5% calcolato sul prezzo del collocamento.
Secondo Equita sim, l'emissione di questi titoli beneficia dalla buona performance delle azioni di Saipem, che ha registrato un +40% da inizio anno, e dalla sua volatilità ridotta. Gli analisti ritengono che, in caso di conversione, Saipem potrebbe risparmiare tra il 2,5% e il 3% all'anno. Inoltre, l'emissione allunga la scadenza media del debito di Saipem di circa un anno, con una potenziale diluizione del 12% a livello di numero di azioni in caso di conversione totale delle obbligazioni. Banca Akros ha confermato il giudizio buy e il prezzo obiettivo di 1,9 euro per Saipem, a seguito del collocamento delle obbligazioni.
Secondo gli analisti di Morningstar gli esperti ritengono che i bond equity linked consentiranno a Saipem di prolungare la durata media del suo indebitamento a un costo contenuto, considerato che nel primo semestre del 2023 il costo medio era intorno al 4%.
Societe Generale ha ridotto il prezzo obiettivo per Saipem da 2,39 a 2,3 euro, mantenendo però la raccomandazione a buy. Questa modifica è dovuta all'aggiornamento delle stime dopo l'annuncio dei conti del primo semestre e del bond convertibile da 500 milioni di euro, notizia che ha colto gli analisti di sorpresa.
Redazione Traderlink
Fonte: https://www.morningstar.it/
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