Viviamo un momento di grande tensione tecnica

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 20/09/2018 18:53

Ci siamo. Il nuovo spunto di Piazza Affari permette all'indice MIB di raggiungere la fascia di resistenza fra 21225 e 21300 punti. Se il mercato fosse destinato a realizzare nuovi minimi inferiori a quelli del mese passato, dovrebbe terminare qui la sua corsa; in caso contrario, l'allungo proseguirebbe almeno fino all'orbita della media mobile a 200 giorni. Ma sarebbe strano, in ottica bearish, che una rottura così impegnativa produca un recupero così profondo e duraturo. La capacità contenitiva di questo argine strategico sarebbe messa in discussione già in partenza.

Wall Street nel frattempo si conferma in solido rialzo. In valuta locale, la performance dal minimo del 2009 sfiora il 340%, senza tenere conto dei dividendi. Per un investitore straniero il saldo complessivo è addirittura migliore, grazie alla contestuale rivalutazione del dollaro (malgrado l'effetto teoricamente depressivo per il valore esterno del cambio, indotto dal Quantitative Easing). In euro, lo S&P500 è passato da 536 a 2500 punti, per una rivalutazione complessiva del 366%; sempre non in termini "total return". Peraltro, la figura permette di apprezzare il conseguimento di un obiettivo di tutto rispetto: da queste parti, l'intero bull market è pari a 1.618 volte il bear market del 2000-2009. Una proporzione plastica, armonica; che spiega perché, sotto questa prospettiva, la borsa americana non si migliori da cinque settimane: gioca a sfavore la pausa del biglietto verde e il conseguimento del target 2018 da parte dello S&P500, ma anche il raggiungimento di questo obiettivo primario sul grafico denominato in euro.

Viviamo un momento di grande tensione tecnica. Ferma restando la problematica stagionalità negativa della terza decade di settembre, Wall Street tradizionalmente brilla non poco nell'ultimo quarto dell'anno di elezioni di medio termine; al tempo stesso, continua a manifestare una frattura tecnica considerevole, con un elevato numero di società sui massimi e al contempo (altre) sui minimi degli ultimi dodici mesi. Il cosiddetto Hindenburg Omen ha fatto capolino in ben 10 delle ultime 11 sedute.


Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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