Un rifugio che può rendere più del 20%

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 17/02/2021 12:32

Il nuovo certificato di Vontobel permette di incassare cedole del 14,60% annuo anche se tre titoli perdono il 75% in 18 mesi. Scopriamo quali sono.
L’innovazione finanziaria che permette all’industria dei certificati di risultare sempre reattiva e pronta a ogni scenario di mercato ha creato un nuovo trend dalle caratteristiche difficilmente replicabili. L’utilizzo sapiente delle opzioni che ne costituiscono la struttura portante e la combinazione tra opzioni plain vanilla ed esotiche sta alimentando l’emissione di certificati che consentono all’investitore di incassare premi periodici, che raggiungono quasi il 15% su base annua, anche nel caso in cui il sottostante perda il 75% del proprio valore. Cosi si può sintetizzare l’ultima proposta quotata sul Sedex di Borsa Italiana da Vontobel, la banca svizzera protagonista di molte delle recenti emissioni “best seller” sul secondario con un profilo di rischio elevato e rendimenti di conseguenza altrettanto alti.

Per questa occasione, tuttavia, il rendimento cedolare del 14,60% annuo , pagato trimestralmente, non sembra corrispondere a un rischio cosi elevato come si è osservato in altre occasioni ( vedasi i certificati che pagano premi mensili del 3% legati a titoli altamente volatili come Carnival, Nio, Snap, che pure stanno regalando grandi guadagni a chi ha alzato l’asticella della propria propensione al rischio). Questo perché il certificato Cash Collect Memory che Vontobel ha quotato ( ISIN DE000VQ4Q798 ) presenta degli elementi distintivi che lo rendono sulla carta una proposta ideale per chi è alla ricerca di rendimenti senza incrementare i rischi in maniera esponenziale. Vediamo assieme il perché.

IL FUNZIONAMENTO

Il certificato prevede il pagamento di cedole trimestrali del 3,65%, con effetto memoria, a condizione che il peggiore tra i tre titoli del basket sottostante non abbia perso più del 50% dai prezzi rilevati l’11 febbraio. La prima data di osservazione per avere diritto alla prima cedola è l’11 maggio e per questa occasione verrà quindi pagato  il premio se i tre titoli non si saranno più che dimezzati; la seconda data cadrà tre mesi più tardi ma a quel punto per incassare il premio del 3,65% la barriera cedola sarà più bassa, pari al 45% dei livelli di emissione; a novembre la stessa barriera scenderà ancora del 5%, per arrivare quindi al 40% e cosi via fino all’ultima data di osservazione di agosto 2022 , dove per incassare la cedola sarà sufficiente che nessuno dei tre titoli azionari abbia perso più del 75%! Va peraltro sottolineato come l’effetto memoria consenta di recuperare eventuali cedole non pagate, per questo motivo è possibile asserire con certezza che anche qualora nel corso dei prossimi 18 mesi uno qualsiasi tra i tre titoli avrà perso anche il 50% e oltre , sarà sufficiente che ad agosto 2022 non quoti a meno di un quarto del proprio valore iniziale per permettere il pagamento di un premio complessivo di 6 cedole da 3,65 euro l’una, per un rendimento totale del 21,9%.

Il capitale invece verrà restituito interamente alla scadenza naturale anche a fronte di ribassi consistenti dei tre titoli, purché limitato entro il 50%. Infine, ed è questa la notizia paradossalmente meno buona, già a partire dall’osservazione di maggio 2021 potrà verificarsi il rimborso anticipato del prodotto: se tutti e tre i titoli saranno a valori superiori a quelli di partenza, il certificato rimborserà anticipatamente i 100 euro nominali maggiorati della prima cedola e verrà pertanto liquidato. Considerato l’attuale prezzo sul mercato di 100,40 euro, si tratterebbe di incassare un rendimento del 3,2% in 3 mesi. Ci sono certamente problemi più gravi.

I TRE TITOLI

Con l’entrata in scena di Biden, il settore automobilistico ha vissuto un momento di rinascita a causa della sempre più pressante attenzione sul segmento dei veicoli elettrici che, da qui a qualche anno, rappresenteranno la maggior parte dell’offerta e della domanda di questo mercato. L’esempio per eccellenza di tutto ciò è il noto titolo Tesla, le cui performance dimostrano come vengano apprezzate e riconosciute le capacità di adattarsi ad un presente in costante mutamento e diventare i protagonisti del prossimo futuro.

Strategica è stata la fusione tra FCA e Peugeot che ha portato la creazione del colosso internazionale Stellantis creando moltissime sinergie al fine di diventare uno dei player più importanti e competere con gli altri grandi gruppi. Infine Volkswagen, alle prese con il test dei massimi dal 2015.  Questo è il trittico di titoli scelto per la costruzione di un certificato che per funzionamento e payoff assume le sembianze di un prodotto con Airbag a scadenza senza che questo però comporti una riduzione dei rendimenti potenziali.

Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
Fonte: certificatiederivati.it

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