No BREXIT? Corbyn inverte la rotta, le opportunità sul mercato persistono

Matteo Marchetti Matteo Marchetti - 28/02/2019 16:35

Lo scorso 15 gennaio il governo May ha subito la sconfitta più pesante della storia del Regno Unito, perdendo la votazione in parlamento riguardante l’accordo raggiunto con l’UE per 432 voti contro 202. Successivamente il governo è riuscito a superare indenne la mozione di sfiducia presentata dal partito laburista e da quel momento in poi la situazione è diventata ancora più incerta e caotica. Il “withdrawal agreement” negoziato dalla premier con Bruxelles prevede, tra gli altri, tre punti cruciali:
 

  1. Tutela dei diritti dei cittadini britannici residenti nella UE e viceversa;
  2. Periodo di transizione fino alla fine del 2020 nel quale si dovrebbe dar vita ad altri negoziati per definire le future relazioni tra le parti;
  3. Allegato sulla questione dell’Irish Backstop secondo il quale l’Irlanda del Nord rimarrebbe nell’unione doganale fino a quando non si troverà un futuro accordo per regolare le relazioni tra le parti.

 

Come è noto fu proprio l’ultimo punto a generare il maggior dissenso;  il dibattito in parlamento è poi proseguito ininterrotto fino alla consultazione con il leader dell’opposizione Corbyn che ha accusato il governo in carica di voler volutamente ritardare la decisione parlamentare così da non lasciare alcuna chance a Westminster una volta a ridosso del prossimo 29 marzo, data in cui si troverebbero cioè a decidere tra un hard brexit (uscita senza accordo) e l’accordo porposto e negoziato dalla stessa May.

Proprio un paio di giorni fa, il 27 febbraio, sono stati presentati in parlamento altri 3 emendamenti: la proposta del presentata dal deputato laburista Copper e da quello conservatore Letwin che imponeva al governo di calendarizzare un voto sulla proroga dell’art. 50 nel caso in cui non si raggiungesse un accordo votato dal parlamento entro metà marzo è invece stato approvato con una maggiornaza schiacciante (502 voti contro 20). A seguito di questa votazione, Corbyn si è detto pronto a sostenere formalmente un nuovo referendum.

 

Questi sono i fatti più importanti accaduti nelle ultime settimane, ma cosa accadrà adesso? E soprattutto, qual è la situazione della sterlina sul mercato?

Ciò che è certo è che a partire dal prossimo 12/03 in parlamento si svolgeranno tre votazioni. La prima, lo stesso 12/03, ancora sull’accordo May-Bruxelles, con eventuali modifiche apportate nel frattempo; la seconda, il giorno seguente, sull’uscita senza accordo; la terza, il 14/03, relativa ad una proroga dall’art. 50 del trattato di Lisbona, come vuole appunto l’emendamento votato due giorni fa.

Analizzando il cambio GBPUSD (come da grafico seguente), notiamo che nell’ultima settimana la sterlina ha raggiunto il massimo dal luglio 2018 proprio a seguito dello sviluppo dello scenario più probabile, ovvero una proroga dell’articolo 50. Da questo punto in poi potremmo assistere ad una continuazione del trend rialzista intrapreso dalla sterlina a partire dal 15 gennaio nel caso in cui venga rotto il livello chiave dell’1.33 e soprattutto nel caso in cui gli sviluppi della vicenda brexit procedano verso una proroga della deadline o verso un nuovo referendum. In caso contrario, ovvero in caso di una sviluppo verso un no deal, la sterlina potrebbe continuare a perdere terreno nei confronti delle principali valute, mostrando una discesa anche di diverse figure.

 

 

Se guardiamo invece al cambio EURGBP, notiamo come la sterlina abbia raggiunto il massimo dal maggio 2017, sempre a seguito di quello che al momento risulta lo scenario più probabile. Analogamente a quanto detto sopra, l’euro potrebbe perdere ulteriormente terreno se venisse confermata la rottura dello 0.8650, con un supporto successivo collocato in area 0.8350. In caso invece di notizie negative sulla vicenda, sicuramente nel lungo periodo il cambio potrebbe riportarsi su livelli più alti, almeno sulla resistenza degli 0.9050.

 

 

Attenzione quindi alla volatilità delle prossime settimane su tutti le coppie che incrociano la sterlina, che potrebbero offrire grandi opportunità di trading.

 

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