Italia-Germania: siamo alla svolta

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 01/09/2016 16:59

L'indice MIB chiude ancora una volta a ridosso della resistenza a 17000 punti: snodo decisivo sulla cui rilevanza in ottica di medio periodo ci siamo più volte soffermati; l'ultima volta, ieri. È evidente la buona volontà del mercato di forzare questa barriera, ma al contempo va rimarcato come l'effetto di un eventuale superamento sarebbe quello di ritracciare il downtrend iniziato nella primavera dello scorso anno; non quello di avviare un genuino bull market.
Sotto questa prospettiva, incoraggia l'azione corale ora esercitata dagli altri listini periferici dell'area Euro. Il ranking annuale nel G25 vede Italia e Spagna nelle posizioni di coda, con performance oggettivamente deprimenti (-20.9% e -8.7%, rispettivamente).

Tuttavia, il PIIGS Index, che mostriamo nel Rapporto Giornaliero di oggi, negli ultimissimi giorni manifesta la chiara volontà di avere ragione del canale discendente entro cui si è mosso, pressoché ininterrottamente, nell'ultimo anno e mezzo. In termini relativi non ci sono prove di una netta supremazia nell'area Euro; tuttavia in termini assoluti una conferma dell'abbattimento della parete superiore del citato canale discendente avrebbe l'effetto di confermare la ritrovata disponibilità da parte del nostro modello di asset allocation, che questa mattina ci ha decisamente sorpresi.


A proposito di forza relativa: Piazza Affari ha nettamente sottoperformato il DAX tedesco da ottobre in poi; per una ragione molto semplice: il confronto fra i CESI di Italia e Germania da quel momento in avanti ha puntato decisamente verso il basso. In altre parole, i tedeschi hanno sfornato dati macro sistematicamente migliori delle attese, noi abbiamo fatto l'opposto; e i due mercati azionari ne hanno preso atto. Da alcune settimane si assiste, sorprendentemente (è il caso di dirlo) al fenomeno contrario; e ciò potrebbe innestare un processo di recupero, sempre in termini relativi, che godrebbe dunque dell'appoggio dei fondamentali.


Gaetano Evangelista
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