Il turismo in rampa di lancio

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 12/04/2021 16:31

Come sfruttare la ripartenza del turismo con un prodotto che paga maxi cedole iniziali del 4% nei primi 4 mesi. Focus sulla compensazione delle minusvalenze con l’analisi completa su sottostanti e correlazione.

Vaccino per tutti dal 19 aprile. Cosi Biden nell’ultima conferenza stampa con cui ha annunciato che gli Stati Uniti potranno superare il target dei 200 milioni di vaccinati nei primi 100 giorni della sua amministrazione. Ad oggi il 32,1% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, poco più della metà di Israele ma due volte e mezzo la media dell’Unione Europea. In questa speciale graduatoria l’Italia è ferma al 5,8%. E mentre nelle Canarie si è registrato un boom di turisti in arrivo da ogni parte del mondo anche grazie al piano per il rilancio del turismo “ Canarias Destino” , le principali compagnie di bandiera del Vecchio Continente stanno correndo ai ripari in previsione di una possibile ripartenza dei voli per l’estate. Lufthansa nei giorni scorsi ha fatto sapere che verrà sottoposta agli azionisti la proposta per un Aumento di Capitale finalizzato a riprendere il controllo, liquidando la partecipazione silenziosa statale che il Governo aveva acquisito dopo l’ultimo mega-piano di salvataggio. Air France-KLM ha invece ottenuto dalla Commissione Europea il via libera per un piano di 4 miliardi di euro. I presupposti per una ripartenza delle attività si stanno dunque creando e il desiderio di tornare a viaggiare di certo non manca a chiunque sia stato bloccato dai lockdown. Le incognite al momento rimangono e per anticipare una ripresa che verrà, il mercato dei certificati si è attrezzato proponendo agli investitori l’opportunità di trasformare anche un’eventuale stagnazione per i prossimi mesi in elevati rendimenti.

Tra le numerose proposte a disposizione sul mercato si segnala ad esempio un Phoenix Memory Maxi Coupon ( ISIN XS1575033839) legato all’andamento di un basket titoli appartenenti al settore turistico, emesso da Citigroup. Maxi-premio suddiviso in quattro cedole mensili del 4%, a memoria, con trigger posizionato al 50%, a partire dalla prima data di rilevamento del 22 aprile; rendimento annuo potenziale del 10,10%, con protezione del capitale fino alla barriera posta al 60% del livello strike e scadenza prevista per marzo 2025. Opzione di rimborso anticipato con livello di attivazione pari al 100% dello strike price, a partire da settembre e premi mensili dello 0,70%, dotati dell’effetto memoria, con trigger cedolare posizionato al 60% del fixing inziale.
 

PHOENIX MEMORY – IL FUNZIONAMENTO

Il Phoenix Memory Maxi Coupon è un certificato a capitale condizionatamente protetto scritto su un basket di sottostanti e legato all’andamento di quello con performance peggiore, chiamato “worst of”. Tale certificato prevede il pagamento di un flusso di premi periodici condizionati al trigger cedolare; inoltre è caratterizzato dall’opzione autocallable, in altre parole, qualora nelle medesime date, tutti i sottostanti rilevino al di sopra del trigger autocallable, si riceve il rimborso anticipato del capitale nominale con l’aggiunta di un ultimo premio.

Infine, se a scadenza anche uno solo dei titoli si troverà al di sotto della propria barriera, il rimborso del valore

nominale verrà diminuito della sua performance negativa che verrà calcolata a partire dallo strike price.

I rischi connessi all’investimento in certificati a capitale condizionatamente protetto sono principalmente due:

  • Rischio Sottostante: il rischio connesso al default di uno dei titoli appartenenti al basket;
  • Rischio Emittente: il rischio connesso all’insolvenza della società emittente.

La caratteristica fondamentale dei Phoenix Memory Maxi Coupon è l’alta concentrazione del rendimento nel premio iniziale, definito Maxi Coupon o Maxi Premio, utile alla compensazione delle minusvalenze prossime alla scadenza, qualora l’intermediario di appartenenza predisponga la compensazione immediata del flusso cedolare dei certificati. In questo caso, il maxi-premio è suddiviso nelle prime quattro date di osservazione mensili.
 

ANALISI DI RISCHIO E RENDIMENTO

Il basket sottostante al certificato è composto da 4 titoli azionari: Lufthansa, Carnival, AirBNB e Booking. Lufthansa è attualmente il titolo più debole,che, vista la quotazione di 11,23 euro, registra una variazione del -6,34% rispetto al prezzo inziale di 11,99 euro, al di sopra della barriera europea, posizionata ad un prezzo di 7,194 euro (60% dello strike price), del 35,95%. Performance simile per AirBNB mentre la compagnia di crociere Carnival e il sito di prenotazioni Booking sono al momento in rialzo del 2,5% dall’emissione.

L’analisi di scenario a scadenza elaborata dal CedLAB mostra che in condizioni di lateralità, a scadenza, il rendimento annualizzato del certificato è del 10,11%, per un profitto finale pari al 39,69% dell’investimento; negli scenari negativi il certificato perde meno che linearmente rispetto alla performance del sottostante, grazie all’aggiunta dei maxi-premi che hanno elevate probabilità di essere pagati. Qualora per la prima data di osservazione valida per il rimborso anticipato del 22 settembre, tutti i titoli saranno riusciti a rilevare al di sopra dei rispettivi valori di emissione, il rimborso complessivo di 1174 euro darà luogo a un rendimento dell’11,80% : il tutto quindi in soli 5 mesi e mezzo.

Un’importante variabile da tenere in considerazione, quando si investe in un certificato legato all’andamento di un basket worst of, è la correlazione fra i sottostanti: maggiore è tale coefficiente, minore sarà il rischio per l’investitore connesso all’andamento del titolo con performance peggiore. L’analisi della correlazione mostra una correlazione media dello 0,65% tra i tre titoli con uno storico annuale, mentre per AirBNB, essendo stata quotata da dicembre 2020, non si dispone di dati sufficienti.

Si ricorda che il coefficiente di correlazione varia fra -1, perfetta correlazione inversa, e 1, perfetta correlazione, dove 0 evidenzia una non correlazione; si definisce forte fra 0,7 e 1, mentre si chiama moderata fra 0,5 e 0,7.

Come scritto in precedenza i rischi connessi ad un investimento in certificati sono: rischio sottostante e rischio emittente.

La società emittente è Citigroup; il rating attribuito dalle più importanti agenzie di rating a livello globale è pari a A3 con outlook stabile per Moody’s e BBB+, con outlook stabile, per Standard e Poor’s.

La probabilità cumulata di insolvenza a quattro anni, stimata dal terminale Bloomberg, è pari a 1,97% (vedi grafico successivo), mentre il Credit Default Swap a cinque anni, scambiato nel mercato, è pari a 52 basis points, valore estremamente basso.
 

ANALISI DEI SOTTOSTANTI

Booking Holdings è il titolo con volatilità implicita più bassa, pari a un valore di 33,09%, calcolato sulle opzioni put a 30 giorni, mentre per Lufthansa si attesta a 42,29%, per Airbnb a 53,28%, mentre Carnival con un valore di 67,91% è il titolo più rischioso, secondo questa variabile.

Per quanto riguarda il rischio sottostante, entriamo nel dettaglio del posizionamento delle barriere capitali.

Lufthansa ha la barriera capitale posizionata a 7,194 euro, quotazione raggiunta, negli ultimi 25 anni, solamente durante il sell-off di marzo 2020. Secondo le stime Bloomberg, tre analisti su ventinove suggeriscono un segnale “buy” sul titolo, cinque un segnale “hold”, mentre per ventuno operatori il segnale è “sell” per un rating consenso finale di 1,79 e target price a 12 mesi di 7,61 euro.

Per Airbnb la barriera capitale è posizionata sulla quotazione di 114,87 dollari. Secondo le stime Bloomberg, tredici analisti su trentaquattro suggeriscono un segnale “buy” sul titolo, diciotto un segnale “hold”, mentre per tre operatori il segnale è “sell” per un rating consenso finale di 3,53 e target price a 12 mesi di 181,58 dollari.

Per Booking Holdings la barriera capitale è posizionata sulla quotazione di 1.408,17 dollari, poco sopra ai minimi raggiunti a marzo 2020. Secondo le stime Bloomberg, tredici analisti su trentatré suggeriscono un segnale “buy” sul titolo, diciotto un segnale “hold”, mentre per due operatori il segnale è “sell” per un rating consenso finale di 3,61 e target price a 12 mesi di 2.479,13 dollari.

 

Per Carnival la barriera capitale è posizionata sulla quotazione di 16,962 dollari, anch’essa poco sopra ai minimi raggiunti a marzo 2020. Secondo le stime Bloomberg, quattro analisti su diciotto suggeriscono un segnale “buy” sul titolo, nove un segnale “hold”, mentre per cinque operatori il segnale è “sell” per un rating consenso finale di 2,94 e target price a 12 mesi di 23,81 dollari.

Il rendimento del 10,10% annualizzato rende il certificato un valido strumento per il cliente con elevata propensione al rischio, obiettivo di elevato profitto nel breve termine e prospettiva laterale e rialzista del settore turistico globale.

I primi quattro maxi-premi godono di un’ottima protezione con trigger posizionato al di sotto della barriera capitale, inoltre le rilevazioni mensili, e in particolare, a partire da settembre quando sarà attiva l’opzione per il rimborso anticipato, rendono lo strumento altamente reattivo all’andamento dei propri sottostanti.

Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
Fonte : certificatiederivati.it
 

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