Generoso e protettivo, il certificato con airbag per il mercato italiano

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 20/05/2020 17:36

Rendimento del 12% annuo con protezione fino al 40% di ribasso dai valori correnti. E se non bastasse, un Airbag pronto a gonfiarsi sotto barriera. Il Phoenix Memory Airbag di UBS è un concentrato ideale per chi cerca rendimento in questa fase complessa

I ribassi a cui abbiamo assistito nel corso degli ultimi due mesi hanno offerto la possibilità a molti investitori di prendere posizione sul mercato dell’equity a prezzi concorrenziali, se paragonati a quelli degli ultimi due anni. Inoltre, l’incremento della volatilità ha influito anche sul comportamento degli emittenti, capaci di sfruttare le condizioni di mercato per emettere con un timing perfetto dei prodotti d’investimento ideali per coloro che cercano rendimenti in un mondo a tassi zero.

L’emittente svizzero UBS è riuscito con perfetto timing a strutturare una delle più appetibili proposte di certificati sul mercato, il Phoenix Memory Airbag (DE000UD69SB2) con scadenza prevista a maggio 2025. Vi sono due aspetti particolarmente importanti da dover sottolineare: i prezzi strike dei sottostanti sono stati fissati a fine aprile, ovvero quasi sui minimi che i mercati azionari hanno registrato e l’alta volatilità ha permesso di comprare le opzioni sottostanti alla struttura a prezzi molto favorevoli.

Il certificato è scritto su un basket “all’italiana” di tipo worst of, composto da Banco BPM, Azimut, Intesa e Prysmian. L’obiettivo è il pagamento di un flusso di coupon mensili dell’1%, ammontare generoso se confrontato con prodotti simili, se il sottostante meno performante del basket è al di sopra del 60% dei prezzi strike fissati all’emissione. Vi è inoltre l’effetto memoria sui coupon, pertanto, qualora il titolo peggiore del basket non dovesse soddisfare la condizione del trigger cedolare, tale ammontare non verrà perso, per essere pagato successivamente quando tale condizione sarà verificata.

Dal 25/1/2021 vi è inoltre la possibilità che il certificato venga richiamato da parte dell’emittente se tutti i sottostanti saranno al di sopra del 90% dei prezzi di esercizio fissati inizialmente, rimborsando il valore nominale di 100 euro maggiorato del coupon mensile. Il fatto che l’opzione autocallable sia stata fissata con un livello di attivazione al 90%, consente al certificato di godere di maggiori chance di rimborso anticipato, se si considera che anche in caso di ribasso del 10% da parte del peggior titolo del basket si sarà liquidati con il premio aggiuntivo.

L’aspetto particolarmente difensivo che caratterizza questa tipologia di prodotti è però l’effetto airbag sulla barriera posta al 60% dei prezzi strike. Di conseguenza, se a scadenza il peggior titolo del basket sarà al di sotto di tale livello, il certificato verrà rettificato per la performance negativa dal livello barriera (e non dallo strike come negli altri prodotti a capitale condizionatamente protetto) nel rispetto del rapporto airbag calcolato come strike/barriera (1,66). Più in particolare, ipotizzando un ribasso del 50% dai prezzi correnti da parte di uno dei titoli, anziché subire una perdita del 50% l’investitore si vedrà ridotto il capitale di circa il 16%.

ANALISI DEL BASKET

Il titolo Banco BPM è posizionato su livelli di supporto di lungo periodo e ha subito il ribasso di marzo senza tuttavia partecipare al recupero dei listini rimanendo sui minimi pluriennali, così come tutto il settore bancario italiano e europeo. Al momento si figura come worst of del basket ma rimane ancora al di sopra del relativo prezzo strike.

Il secondo sottostante, Azimut, anch’esso facente parte del settore finanziario, è un titolo che ha dimostrato forza nel 2019 ed ha effettuato un rimbalzo del 59% dai minimi fatti durante il primo trimestre dell’anno corrente. Al momento, ha un supporto formato a 13,18 euro come base del laterale in cui sta lavorando da un mese. Qualora dovesse romperlo sarebbe probabile un retest dei minimi, al di sopra del livello barriera posto a 8,11 euro.

Intesa Sanpaolo presenta una situazione simile al titolo Banco BPM e al settore bancario. Al momento sta rimbalzando tra il supporto definito dal minimo del 16 marzo e la resistenza del laterale a 1,50 euro e scambia ad un prezzo al di sopra del prezzo strike.

Infine Prysmian, titolo che si occupa di fornire i cavi per il mercato dell’energia e delle telecomunicazioni. La discesa dei mercati ha portato l’azione a scambiare ad un prezzo inferiore ai minimi del 2019, al momento ampiamente recuperato.

Il certificato si acquista al prezzo lettera di 102,05 euro e anche nel caso di ribassi del 40%, consente di ottenere un rendimento del 56,78% sul capitale investito, annualizzato del 12,14%.

Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
Fonte: certificatiederivati.it
 

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