Nonostante le turbolenze sui mercati finanziari, il Governo italiano ha deciso lo sbarco a piazza Affari di Enav (Ente Nazionale per l'Assistenza al Volo) che è la società che si occupa in via esclusiva della gestione del controllo del traffico aereo civile italiano.
L'offerta pubblica di vendita è rivolta ad investitori istituzionali, piccoli risparmiatori e dipendenti e riguarda il 42,50% del capitale che potrà diventare il 46,60% in caso di esercizio della greenshoe.
Il periodo di sottoscrizione è iniziato ieri (lunedì 11 luglio) e terminerà alle ore 13.30 di giovedì 21 luglio (per i dipendeti invece il termine ultimo di sottoscrizione sarà mercoledì 20) con pagamento delle azioni previsto per martedì 26 luglio, che sarà anche il giorno previsto per il debutto a piazza Affari.
Il lotto minimo sottoscrivibile ammonta a 1.000 azioni e multipli, ma è possibile optare anche per il quantitativo minimo da 5.000 azioni (lotto minimo intermedio) oppure per il lotto da 10.000 azioni (lotto minimo maggiorato).
Il prezzo di acquisto sarà comunicato entro due giorni lavorativi dal termine del periodo di collocamento ma la forbice di prezzo oscilla tra il minimo di 2,90 e il massimo di 3,50 euro per cui il controvalore minimo dell'investimento potrà oscillare tra 2.900 euro e 3.500 euro.
Anche questo collocamento prevede il "premio fedeltà" (bonus share), ossia l'attribuzione gratuita di 1 azioni ogni 20 possedute ad ogni investitore che manterrà ininterrottamente per 12 mesi (a partire dalla data di pagamento e quindi dal 26 luglio 2016) le azioni in portafoglio.
In merito alla politica dei dividendi, la società ha annunciato che, relativamente all'esercizio dell'anno 2016, distribuirà un ammontare di dividendo di 95 milioni, che equivale ad un "dividend yield" circa del 5 o 6%, mentre per gli esercizi successivi Enav ha annunciato che prevede di distribuire almeno l'80% del flusso di cassa normalizzato.
Dopo la descrizione sintetica delle condizioni dell’offerta, la domanda che sorge spontanea è:"conviene sottoscrivere e richiedere le azioni?".
Ovviamente, come ogni Ipo, anche questa operazione e questa società presentano dei pregi e dei difetti.
Tra i punti di interesse, citerei:
-Enav è l'unica società al mondo, appartenente in questo settore, ad essere quotata;
-Il 90% dell'offerta è destinata agli "investitori istituzionali" e solamente il 10% dell'offerta è destinato al pubblio "indistinto";
-Un articolo diffuso oggi da Reuters ipotizza che l'offerta sia già stata interamente coperta e quindi sottoscritta.
Tra le criticità invece citerei l'indebitamento e il fatto che la società non sia scalabile, dal momento che presenta una serie di salvaguardie tra cui l'essere un asset sottoposto alla "golden powers", oltre al tetto del 5% al possesso di azioni del capitale (ovviamente ad eccezione dello Stato Italiano).
Personalmente, dal punto di vista operativo, distinguerei tra una sottoscrizione effettuata con lo spirito del cassettista in ottica di medio periodo ed una "mosconata" di breve periodo.
In ottica di medio periodo, onestamente non è un titolo che mi entusiasma più di tanto e che metterei in portafoglio.
In ottica "mordi e fuggi", invece ritengo che la sottoscrizione non sia una idea da scartare.
La logica è quella di sottoscrivere per poi rivendere nei primi giorni di contrattazione: se i prezzi saranno aumentati rispetto al prezzo di sottoscrizione, si potrà monetizzare il veloce guadagno; altrimenti si potrà immediatamente vendere, confidando che, come spesso avviene in occasione delle IPO, il primo giorno di contrattazione il consorzio delle banche collocatrici sostenga le quotazioni per non farle scendere sotto il prezzo di collocamento.
In quest'ultimo caso quindi, si dovrebbe chiudere l'operazione con un sostanziale pareggio oppure, nello scenario peggiore, con una perdita contenuta.
In alternativa, per i più timorosi, è possibile aspettare gli ultimi giorni dell’offerta con lo scopo di verificare come procedono le sottoscrizioni.
Se la sottoscrizione avrà coperto almeno 4-5 volte l’offerta, allora sarà possibile sottoscrivere, confidando in una maggiore garanzia di portare a casa un tozzo di pane.
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