Le recenti discese dei mercati europei hanno creato delle opportunità da cogliere al balzo, ma sempre con un occhio alla protezione
Prosegue la fase di accentuata volatilità sui mercati azionari mondiali ed in particolare sui listini del vecchio continente, con l’indice Vstoxx, su livelli da acque agitate, che continua a recare l’avviso ai naviganti che la burrasca sollevata dai venti di guerra nell’Europa orientale non è ancora alle spalle. Qualche flebile squarcio di sereno comincia tuttavia a farsi strada in un orizzonte perlopiù grigio e dai contorni incerti, con la prosecuzione delle trattative tra Russia e Ucraina che potrebbero portare ad un accordo tra le parti nei prossimi giorni o settimane, come riportato da Reuters.
In tale contesto, è allora possibile volgere lo sguardo ai titoli che hanno maggiormente sofferto questa fase di discesa dei mercati, pronti per andare a cogliere eventuali opportunità offerte dall’universo dei certificati di investimento. In tale ottica è impossibile non avere un occhio di riguardo per i titoli del comparto automotive, già in precedenza penalizzati dalla crisi dei semiconduttori e dal supply chain shortage, e che ora trattano a multipli di mercato decisamente cheap rispetto al passato. Uno su tutti è senz’altro il titolo Renault, con il colosso francese dell’automobile che ha brillantemente superato una fase di turnaround e che è tornato ad essere profittevole negli ultimi trimestri: il titolo ha infatti subito nelle ultime due settimane un ribasso consistente e pari a circa il 40% della sua capitalizzazione.
Particolarmente allettante è allora la possibilità di investimento offerta dal Phoenix Memory Airbag DE000UH568A4, emesso a gennaio 2022 da Ubs: il certificato presenta infatti un basket composto dai titoli Eni, Plug Power e Renault, quest’ultimo largamente worst of del paniere (quotazione in area 22 euro, al 66% circa dello strike price) e con la rispettiva barriera posta ad un livello di 20,313 euro, in corrispondenza di un importante supporto grafico.
Il certificato è attualmente esposto ad un prezzo lettera di 77,45 euro e paga un flusso di premi a cadenza trimestrale dell’1,38%, dotati di effetto memoria; in questo modo, anche qualora ad una delle date di rilevazione intermedie non si verificassero le condizioni per il pagamento della cedola, quest’ultima rimarrebbe in memoria del prodotto, con la possibilità immutata di venire corrisposta ad una delle date successive. La durata residua del prodotto è di quasi 5 anni (scadenza gennaio 2027), con la possibilità, già dalla seconda data di osservazione (20 luglio 2022), di vedere rimborsato il valore nominale (pari a 100 euro) qualora tutti i titoli rilevino al di sopra del 100% dei rispettivi strike price.
Il prodotto è particolarmente adatto per un investitore dal profilo di rischio medio, generando infatti un rendimento potenziale decisamente interessante e pari al 13,28% a/a (64,75% complessivo a scadenza), bilanciato dalla presenza dell’effetto airbag che conferisce al prodotto una componente difensiva, attutendo le perdite in caso di ulteriori discese del worst of Renault (si veda a tal proposito l’analisi di scenario di seguito), e proteggendo così il capitale dell’investitore fino ad un ulteriore -30% del titolo rispetto alle attuali quotazioni.
Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
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