Come ottenere il 10% annuo dimezzando il rischio azionario grazie a un nuovo certificato di Vontobel.
Notte fonda per gli indici azionari dei paesi sviluppati, piombati ormai in un bearish market conclamato. È innanzitutto il caso del Nasdaq, l’indice tecnologico americano, distante ormai quasi il 30% rispetto ai massimi toccati a novembre 2021, con diversi titoli ad elevata capitalizzazione anche più che dimezzati nel giro di pochi mesi (emblematico il caso di Netflix, passata da 700$ a 173$, -75% circa). Meglio se la sono cavata i titoli value, anche se non sono stati totalmente esentati dai danni, con il Dow Jones Industrial Average in ribasso di circa il 12% dai massimi e sostenuto principalmente dai titoli dell’energy e dei consumer staples. Arrivando alla “nostra” Europa, troviamo l’indice Eurostoxx 50 in discesa del 19% circa dai massimi di novembre ed ormai anch’esso con un’impostazione chiaramente ribassista, sebbene i livelli attuali siano ancora al di sopra del minimo relativo toccato nel mese di marzo 2022.
Non è certamente il Bel Paese a fare eccezione rispetto al quadro disegnato finora, con il nostro indice che è stato particolarmente penalizzato dall’andamento negativo del settore bancario, sul quale i timori sulle esposizioni in Russia ed i possibili attacchi speculativi del debito italiano hanno pesato maggiormente rispetto agli ottimi dati di bilancio riportati dai principali istituti finanziari italiani. Ma come spesso capita, è proprio nei momenti di ribasso che nascono le migliori opportunità di acquisto, potendo gli investitori approfittare di valutazioni fino a poco tempo fa inimmaginabili. Per gli investitori in certificati l’occasione di acquisto è duplice, potendo blindare il capitale dietro la protezione di barriere molto profonde e al contempo godere di cedole generose, ancora non certamente paragonabili a quelle presenti sul mercato obbligazionario.
Non è dunque banale investire in un certificato Cash Collect Memory Step Down (ISIN: DE000VX99MQ6, emittente Vontobel) scritto su un basket contenente il titolo Intesa Sanpaolo con una barriera capitale posta in area 0,97 euro (vs gli attuali 1,88 euro), livello bucato dall’azione soltanto in concomitanza con la crisi dei debiti sovrani (2011-2012) e per un periodo temporale non prolungato. Gli altri titoli presenti nel paniere sono Eni (reduce da una trimestrale record), con barriera a 7,1125 euro ed Enel, con knock-out a 3,074 euro. Il premio offerto dal prodotto è dello 0,75% mensile (dotato di effetto memoria e condizionato alla tenuta del livello posto al 50% dei rispettivi strike), corrispondente ad un rendimento annualizzato in condizioni di lateralità dei sottostanti pari al 10% circa, considerando anche il prezzo di acquisto attualmente pari a circa 98 euro.
La durata del certificato è di 2 anni e mezzo, con la possibilità, a partire dalla data di osservazione del 14 ottobre 2022 e per le successive date a cadenza mensile, di rimborso anticipato del valore nominale, pari a 100 euro, qualora tutti i titoli rilevino al di sopra del 100% dei rispettivi strike price (il trigger autocallable decresce del 5% ogni tre mesi).
Nel caso in cui si arrivi alla data di osservazione finale del 14 ottobre 2024, il prodotto rimborserà il proprio valore nominale, oltre ad un ultimo premio pari allo 0,75%, qualora Eni, titolo peggiore che attualmente compone il paniere (al 92,29% dello strike price) non perda un ulteriore -46% circa dalla quotazione corrente. Al di sotto del livello barriera, il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of, che verrà calcolata a partire dallo strike price.
Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
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