Wall Street nel 2021 fa la storia

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 28/12/2021 10:34

È vero che il MSCI World ha denunciato in questi dodici mesi un certo ritardo rispetto allo S&P500; ma è altresì vero che, con un guadagno che sfiora il 20%, stiamo pur sempre parlando di un risultato su cui ad inizio anno molti avrebbero apposto la firma.

Wall Street compila ancora con inchiostro verde la storia borsistica del 2021, conseguendo quest’anno il 68esimo record assoluto. Il primo massimo storico risale al lontano 7 gennaio, quando lo S&P500 quotava 3804 punti: quasi mille più in basso dei livelli correnti. Da quando esiste l’indice citato, questo è il secondo anno più prolifico, dietro l’ormai imprendibile 1995.

Continuerà la sequenza nel nuovo anno? e la capacità di produrre record si estenderà ad altri listini internazionali? Secondo molti operatori, la tenacia con cui le quotazioni dello S&P stanno sollecitando da un mese e mezzo i livelli correnti, prelude ad un poderoso e definitivo break verso l’alto. Per il resto, è vero che il MSCI World, che sintetizza l’andamento delle borse più sviluppate, ha denunciato in questi dodici mesi un certo ritardo; ma è altresì vero che, con un guadagno che sfiora il 20%, stiamo pur sempre parlando di un risultato su cui ad inizio anno molti avrebbero apposto la firma.

La presenza opprimente del CoViD con le sue varianti, l’inflazione mai sotto controllo, l’aggressività delle autorità di controllo cinesi ed il fattore geopolitico; hanno quest’anno infatti sempre cospirato a sfavore. Non pochi investitori hanno ceduto alla tentazione di lasciarsi guidare dal contesto esogeno, trascurando la fondamentale legge della domanda e dell’offerta che ancora una volta nel 2021 ha dettato legge. Si presume che analogo track record sarà offerto anche nei prossimi dodici mesi.

Nell’immediato come sappiamo Wall Street era atteso ad un massimo pre-natalizio, in virtù delle indicazioni cicliche del Delta System. L’attesa è stata ben ripagata. Ora si profila una correzione di corto respiro, prima della ripartenza: non più di una settimana di consolidamento. I bassi volumi fatti registrare giovedì, in concomitanza con il conseguimento dell’ultimo massimo storico, depongono a sfavore della continuazione immediata del rialzo. Ma una debolezza qui dovrebbe durare lo spazio di poche sedute.


Con diverse sfumature, le borse europee hanno seguito a questo giro con un certo ritardo lo strappo degli indici USA. Provvidenzialmente l’Eurostoxx non ha penetrato la media mobile di supporto, ma questa condizione di incertezza ha disegnato un apparente testa e spalle ribassista.

Facile profetizzare come sotto la “linea del collo” si creerebbe qualche problema. Al tempo stesso, va rammentato come la non improbabile negazione della figura, per superamento del picco della spalla destra, genererebbe un potenziale rialzista di tutto rispetto.

A cura di Gaetano Evangelista
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