Gli ordini di acquisto continuano ad affluire regolarmente dopo l'apertura. Mai visto nulla di simile negli ultimi 17 anni. E pazienza se ieri sera faceva capolino un Sell Sequential setup: accetteremo serenamente questo fisiologico consolidamento.
Negli Stati Uniti le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, pur in calo, risultano tuttora ben superiori alla media storica. Questo, a fronte di graduali riaperture delle attività economiche e commerciali, fa insorgere il sospetto che la perdita drammatica di posti di lavoro degli ultimi mesi non sia del tutto temporanea. Ieri Bloomberg ha segnalato la contrazione del PIL mondiale nel mese di maggio, per il terzo mese di fila; sebbene ad un ritmo meno virulento di marzo ed aprile.
Ciò nonostante, è il caso di segnalare come il CESI negli Stati Uniti sia tornato in territorio positivo, per la prima volta da marzo. Segno evidente che le aspettative degli economisti sono state sufficientemente asfaltate da produrre comunque un confronto benigno fra release macro e precedenti attese. Ciò che in ultima analisi più conta, data la correlazione tra l’indice delle sorprese economiche e la performance di Wall Street.
Dove continua la rotazione settoriale a svantaggio del finora leader settore tecnologico, e a beneficio di finanziari ed industriali, ieri in vistoso rialzo (di quasi il 2% ed oltre l’1%, rispettivamente). Il Nasdaq è salito ad un nuovo massimo intraday prima di chiudere in calo; al pari delle quotazioni dei Treasury e ancora una volta del dollaro. Sullo straordinario recupero dell’indice di Times Square è comunque opportuno soffermarsi per la straordinaria capacità palesata di recuperare un drawdown dai massimi superiore al 30%; oltretutto in così breve tempo.
Piazza Affari segna il passo, ma nel frattempo inanella l’ennesima candela bianca: con ieri, sono 12 le sedute di fila che hanno visto l’indice chiudere oltre i livelli di apertura. È una circostanza record: mai successo, perlomeno da 2003 ad oggi. Soltanto altre due volte, negli ultimi 17 anni, il FTSE MIB riuscito a mettere a segno 11 candeline anche consecutive.
Questo in linea di principio non è detto che prevenga fisiologiche pause dopo una risalita così sfrenata. Come evidenzia il Laboratorio, ieri sera a Piazza Affari è stato registrato un Sell Sequential setup sull’indice, e su una consistente quantità di società incluse del paniere del MIB. Tutt’altro che confortante il precedente più recente (due sedute prima del massimo di febbraio); più una eccezione che la regola, dal momento che questo tipo di configurazione ciclica, su base giornaliera, pende perlopiù ad identificare picchi temporanei dai quali si dipanano fasi di mercato perlopiù laterali.
Articolo a cura di Gaetano Evangelista
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