Una negazione rialzista è il miglior segnale ribassista

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 08/12/2022 11:00

Piazza Affari respinta dalle resistenze: poco male, a patto che non si neghi il recente superamento della media mobile spartiacque. Nel frattempo a Wall Street lo S&P ripiega come ci si aspetterebbe davanti alla trendline discendente sollecitata per l'ennesima volta quest'anno.

Lo stallo in essere da tempo è sbloccato verso il basso, con Piazza Affari, fra le più convincenti dai minimi di inizio autunno, che chiude ieri sera ai livelli più contenuti dallo scorso 10 novembre. Impressiona su questo fronte non tanto l’apparente testa e spalle ribassista, che eventualmente riceverebbe piena formalizzazione oggi; quanto l’ennesimo manifestarsi della scadenza ciclica a 60 giorni, in essere sin dal massimo di febbraio 2020, e che avrebbe nella circostanza intercettato un picco, come anticipato nel rapporto di venerdì scorso.

Non va meglio a Wall Street, con lo S&P500 respinto in modo tanto esemplare da apparire quasi sospetto, dalla trendline discendente che connette tutti i top sperimentati quest’anno. Un inizio di settimana sconfortante non trova consolazione nel canonico Turnaround Tuesday; al contrario l’indice USA replica ieri, conseguendo una nuova perdita di entità superiore all’1%.

A testimonianza dell’eccezionalità di questo evento, si consideri che dal 2009 una flessione di entità superiore al punto percentuale nelle prime due sedute della settimana, è stata registrata soltanto altre 7 volte, di cui l’ultima risale ad aprile di due anni fa. Non è facile né opportuno formulare una previsione sulla base di un campione così ristretto, ma è facile scorgere come in passato ad una reazione abbastanza immediata siano sempre seguiti ulteriori sacrifici di prezzo.

Questo si lega bene al setup stagionale che spesso contraddistingue la prima parte di dicembre, solitamente più impegnativa della seconda frazione. Come rilevato ieri sul blog, rende comprare lo S&P500 dopo la prima settimana negativa di questo mese. Il punto è appurare cosa ci aspetti dopo questa probabilissima reazione. La posta in gioco essendo come noto alquanto elevata.

Tornando a Piazza Affari, il FTSE MIB vanta un convincente superamento della barriera dinamica che quest’anno ha agito efficacemente da filtro, ma appare disorientato. Colpa della resistenza situata fra 24500 e 25200 punti. Non è un problema. A condizione che non si ritorni mestamente al di sotto della soglia citata: una negazione rialzista è il miglior segnale ribassista.
 

Articolo a cura di Gaetanto Evangelista
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