Un primo semestre strepitoso per chi ha investito in borsa

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 21/06/2023 10:15

Gli investitori guardano con fiducia alla prospettiva di una conclusione benigna del ciclo di aumenti dei tassi di interesse. Il bull market si rafforza ed estende ad ormai tutte le pieghe del listino. Bene Wall Street ma meglio i listini asiatici ed europei; fra cui Piazza Affari.

 

Le banche centrali risultano adesso in ordine sparso: la PBoC inizia a limare il costo del denaro, la Fed decide per il momento di soprassedere, laddove la BCE mostra i muscoli e garantisce ulteriori rincari del policy rate.
L’inflazione non scende come auspicabile. È come la cura dimagrante: i primi chili vanno via in fretta, quelli successivi sono sempre più difficili da rimuovere. Ed il semplice mantenimento risulta uno sforzo titanico. 
Il mercato azionario però celebra, con gli indici in guadagno per la quinta settimana di fila. Gli investitori scorgono la luce in fondo al tunnel, con lo S&P500 ad esempio che in otto mesi è passato dal livello più basso, a quello più elevato dell’ultimo anno. Una bella soddisfazione, con Wall Street ora in crescita del 24% da quel minimo di bear market chiamato pubblicamente ed in tempi non sospetti «fra il 10 ed il 13 ottobre». Nella Top Ten del G25 però la borsa americana è preceduta da tre listini europei, fra cui Piazza Affari, e tre listini asiatici. Lo S&P500 non è certo il primo della classe.
Ciò non toglie che la denunciata leadership ristretta vada scomparendo sempre più. venerdì nel paniere dello S&P500 ben 54 società sono salite ai massimi degli ultimi dodici mesi; 307 guadagnano dall’inizio dell’anno in termini total return; 103 – una su 5 – di oltre il 20% e 193 di oltre il 10%. Al contrario 26 perdono più del 20%: se le rimuovessimo questo plotoncino, verosimilmente l’indice sarebbe salito molto di più...
Il mercato azionario non è stato inventato per concedere favori a pavidi investitori ma, al contrario, per dissimulare e sorprendere i più. Se è vero che la settimana che inizia oggi risulterà probabilmente impegnativa, per via della scadenza ciclica del Delta System di venerdì e di una stagionalità a questo punto negativa; è altrettanto vero che non si può accogliere con una certa sorpresa la decisione del modello di asset allocation di modificare in misura così clamorosa l’esposizione in azioni.
In questo contesto idilliaco, soltanto le presunte coperture segnano il passo. Oro, yen e Treasury nel 2023 hanno decisamente deluso. I titoli di Stato a breve termine hanno conosciuto notorietà per l’aumento dei rendimenti, ma da quando il T-Bill annuale ha visto lo yield salire per la prima volta oltre il 5.0% lo scorso 22 febbraio, un investimento qui ha complessivamente reso ad oggi l’1.5%. Il mercato azionario, nel frattempo, ha guadagnato l’11.5%...
Piazza Affari si colloca orgogliosamente sul podio delle prime 25 borse al mondo per valore di mercato, con una performance da inizio anno del 17.5% che sale a +20.4% in termini total return. Qui si scorge una palese rottura rialzista che, quantomeno, offre agli investitori un agevole livello al di sotto del quale l’opzione bullish sarebbe doverosamente da mettere da parte.

 

A cura di Gaetano Evangelista
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