Nelle ultime 22 sedute - approssimativamente un mese - lo S&P è riuscito a chiudere sopra i livelli di apertura soltanto 4 volte. Ciò sulla carta denota distribuzione in atto: una eventualità che merita il dovuto approfondimento.
Al di là del conseguimento di una formale condizione di bear market - dai massimi primaverili le quotazioni hanno ceduto più del 20% - forse non tutti gli investitori sono pienamente consapevoli dell'estensione del ribasso a Piazza Affari. Un dato spicca fra i tanti: ieri sera, nessuna delle società del FTSE MIB vantava un MACD positivo: zero, su 40. È questa una condizione evidentemente estrema, dal 2007 in poi registrata in sole tre altre circostanze: e se il più recente caso di febbraio 2016 coincise con il minimo da cui ripartimmo, i precedenti episodi di agosto 2011 ed ottobre 2008 furono seguiti da ulteriori sacrifici, prima di un minimo definitivo. Alla luce di quanto rilevato nel rapporto di ieri, propenderemmo per l'evoluzione "maggioritaria".
Non che Wall Street sia da meno. Anche qui è passato inosservato un fenomeno eccezionale manifestatosi di recente: nelle ultime 22 sedute - approssimativamente un mese - lo S&P è riuscito a chiudere sopra i livelli di apertura soltanto 4 volte. Ciò sulla carta denota distribuzione in atto: una eventualità che merita il dovuto approfondimento: lo facciamo doverosamente nel Rapporto Giornaliero di oggi. Certo, fosse così la prescrizione di un minimo alla fine di questa settimana andrebbero prese con serio beneficio di inventario.
Come ricordato ieri, le indicazioni in tal senso poggiano su almeno tre distinti modelli previsionali. Uno di questi, proposto ormai più di sei mesi fa, poggia(va) su un setup piuttosto infrequente: sette flessioni giornaliere consecutive da parte del VIX, l'indicatore di volatilità delle opzioni sullo S&P elaborato dalla borsa di Chicago. Il 18 aprile veniva proposta una proiezione, basata sulla casistica storica - 17 casi dal 1990 - a cui Wall Street si è evidentemente perfettamente allineata: il sell-off di questo mese avrebbe compiuto la missione di riallineare il mercato allo script. L'appuntamento con il presunto minimo stabilirà se possiamo ancora confidare nelle prescrizioni del modello; o se al contrario l'estrema cautela palesata nelle ultime tre settimane dal modello di asset allocation, avrà la meglio.
Gaetano Evangelista
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