Questo sarebbe un "orrendo bagno di sangue"?!

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 01/02/2018 14:14

Ieri sera il sito finanziario TheStreet.com si interrogava: «Che succederà al mercato dopo l'orrendo "bagno di sangue" di martedì?» Una contrazione di un punto percentuale, che oltretutto mancava da quasi sei mesi, induce gli esperti di mercato a parlare di "bagno di sangue"? E che succederà quando il mercato vincerà la cabala, conseguendo una fisiologica correzione (contrazione dai massimi>10%) che manca da ben 720 giorni?

I nervi degli investitori sono tesissimi, nessuno vuole subire un drawdown anche soltanto di pochi punti percentuali. Il timore di perdere qualche punto in borsa, vince il timore ("FOMO": Fear Of Missing Out) di mancare il secondo bull market più brillante degli ultimi novant'anni. Un top che si rispetti vede gli investitori sereni, felici e rilassati. Le difese abbassate, le motivazioni radiose, le posizioni rocciose: niente più trader, tutti investitori. Tanto «sale sempre».
Finché un movimento dell'1% sarà qualificato come "orrendo bagno di sangue", chi è long può dormire sonni tranquilli.

Nel frattempo il Daily Sentiment Index scivola al 65% di Tori. Un bel ridimensionamento di ottimismo, malgrado Wall Street sia a meno del 2% dai massimi assoluti. Il Rapporto Giornaliero di oggi evidenzia come analoghe letture siano state registrate sul finire di settembre, a metà novembre e ai primi di dicembre: in concomitanza con la conclusione di rapide fasi di consolidamento, dal quale il mercato è ripartito.


Il mese di gennaio si è chiuso per Wall Street con un saldo superiore al 5%. Ciò ha due implicazioni, di diverso orientamento temporale. Nel breve periodo: gli ultimi 30 casi storici sono stati seguiti da uno S&P500 in progresso, dopo una settimana, in ben 25 occasioni. E nel lungo periodo: tutti i setup stagionali invernali sono andati a segno. Sono soddisfatte le condizioni contemplate nel nostro 2018 Yearly Outlook, e descritte a pagina 110: un risveglio della volatilità e consolidamenti degni di nota non sono esclusi, ma da qui alla fine dell'anno le probabilità che si realizzzi lo scenario prospettato nell'Outlook, sono adesso quantificabili nell'ordine del 90%.


Gaetano Evangelista
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