Per Wall Street il miglior anno elettorale di sempre

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 17/09/2024 12:00

I listini hanno guadagnato in ciascuna seduta, ribaltando la debolezza di inizio mese, e archiviando la settimana migliore dell’anno. Dal 1957 soltanto altre dieci volte lo S&P500 ha guadagnato non meno del 3% in una settimana, dopo aver perso in analoga misura.

La forward guidance è il principio che ha ispirato la politica monetaria negli ultimi lustri: le banche centrali, e la Fed in particolare, non sorprendono gli operatori; che conseguono sempre ciò che si aspettano, sulla base della precedente comunicazione. Se Powell avesse voluto tagliare il policy rate dopodomani, l’avrebbe comunicato per tempo.

Ma allora che senso ha l’editoriale apparso venerdì mattina ad opera del solito Nick Timiraos sul Wall Street Journal, con cui si rimette in discussione un assunto ormai consolidato? La prospettiva di un taglio da 50 punti base è balzata dal 14% della vigilia, al 49% di probabilità. Se si voleva trasmettere qualche messaggio, il risultato al contrario è stato quello di generare nuova e non benvenuta incertezza. Non a caso l’oro, che beneficia di un contesto simile, è salito a nuovi massimi storici.

Alcuni osservatori rilevano come la banca centrale americana rifugga dallo schema, rivelatosi errato, del 2021-22: quando procedette ad aumento del Fed Funds rate con eccessiva lentezza; consentendo il radicamento della inflazione. Può darsi, ma allora perché improvvisa realizzazione, tanto più che il CPI di agosto è risultato in linea con le aspettative, con il mercato del lavoro che rallenta il ritmo di espansione, ma tutto sommato non ripiega?

I mercati finanziari hanno fatto spallucce. Equity e Bond archiviano un’ottava brillante. I listini di borsa hanno guadagnato in ciascuna seduta, ribaltando la debolezza di inizio mese, e archiviando la settimana migliore dell’anno. Dal 1957 soltanto altre dieci volte lo S&P500 ha guadagnato non meno del 3% in una settimana, dopo aver perso in analoga misura l’ottava precedente, con le quotazioni in prossimità dei massimi. Gli investitori dovrebbero conoscere il seguito di questo setup, per porre in essere i doverosi correttivi alla propria asset allocation. 

Le incertezze di politica monetaria si manifestano a 50 giorni oggi dalle elezioni più incerte probabilmente dal Dopoguerra ad oggi. Eppure Wall Street ha le idee chiare, con un saldo (+18%) da inizio anno, che risulta la performance migliore per l’appunto in un anno elettorale. I modelli previsionali suggeriscono una ben precisa dinamica da qui alla fine dell'anno, e l'analisi ciclica offerta dal dal Delta System conferma. Il modello di asset allocation, nel frattempo, lima questa settimana l'esposizione in Equity.

di Gaetano Evangelista

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