Mercati azionari in una condizione non proprio confortante

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 16/05/2018 13:00

Permane lo stallo sui mercati azionari. Wall Street innesta la retromarcia, dopo aver centrato il target minimo evocato nel rapporto di ieri mattina. Lo S&P, nella versione equiponderata, continua a sottoperformare rispetto al più noto fratello maggiore, ponderato per capitalizzazione. Un fenomeno che si riconduce al ruolo di traino esercitato da poche mega compagnie. È il caso di Apple, «la prima trillion company» (falso: il primato appartiene a Petro China, che superò questa asticella alla fine del 2007) che, con il suo +37% messo a segno dall'inizio dell'anno, da sola fornisce un contributo pari ad 1/4 della performance total return realizzata in questo 2018 da Wall Street. Ciò implica che le sorti dei listini azionari mondiali sono legati ad una manciata di società: non proprio confortante.

A Piazza Affari gli indici permangono in questa condizione di incertezza. In ottica di breve periodo abbiamo conseguito l'auspicabile reazione - in ottica bullish - conseguente alla sollecitazione dei supporti più ravvicinati: il massimo di gennaio, e il long stop giornaliero. Sarà vera gloria? lo vedremo. Intanto l'indice Comit permane a ridosso della parete superiore del canale di regressione in essere da nove anni; che, incidentalmente, coincide con un massiccio grappolo di proiezioni. A questo punto, soltanto lo sfondamento di questa barriera legittimerebbe aspirazioni di positività che vadano oltre le singole sedute.

Rispetto all'Eurostoxx50, l'indice MIB ha accumulato un notevole guadagno di performance dall'inizio dell'anno. Come rilevato un paio di settimane fa, quando alla fine di aprile l'extraprofitto ha superato i 5 punti percentuali, come occorso quest'anno - e in altre otto circostanze dal 1986 in poi - il seguito nei mesi successivi non è mai stato granché esaltante. Eccezion fatta per il successivo mese di maggio, che ha visto la borsa italiana salire in quattro casi, e scendere in altrettanti; per una performance complessiva media del -1.5%.



Gaetano Evangelista
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