Gestiamo con serenità il portafoglio d'investimento

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 31/05/2024 11:45

A poche ore dalla fine del mese, maggio si appresta ad essere archiviato con un'ampia performance positiva. Smentite le cassandre del Sell in May, gli investitori sperano perlomeno in un ripiegamento per arrotondare l'esposizione. A condizione che non siano troppo esigenti.

I mercati azionari estendono la modalità correttiva inaugurata di recente. Dei due scenari delineati ieri mattina, sembra dunque prendere corpo quello che contempla una immediata correzione secca, ma di breve durata, prima di una ripartenza definitiva; rispetto alla prospettiva di una crescita persistente delle quotazioni, prima di un ripiegamento più profondo e duraturo. Tutto sommato, sarebbe meglio così.

Vedremo se le prossime ore consegneranno il rimbalzo che si registra a Wall Street tipicamente a cavallo fra maggio e giugno: non foss’altro che per preservare il saldo finora maturato in un mese altrimenti storicamente poco benigno – almeno sulla carta – per gli investitori.

Dal 1950 ad oggi infatti questa è la sesta volta che maggio consegue un saldo superiore al +5%. Alla faccia del “Sell in May”. Il campione certo non è numericamente soddisfacente, ma il mese successivo (giugno) lo S&P500 è salito in 5 casi su 6 (è sceso dello 0.9% nel 1990), mentre nei successivi sette mesi la borsa americana ha guadagnato terreno in due terzi delle occasioni. Con la precisazione che in media ha guadagnato il 15% quando è andata bene, e ha perso il 5% quando è andata male. Un risk/reward ratio di tutto rispetto…

Se dunque correzione deve essere, verosimilmente è una questione di pochi giorni e di pochi punti percentuali. Il 2024 appare un anno che concederà ai ribassisti non più di ripiegamenti nell'ordine del 5% dai massimi crescenti di volta in volta sperimentati. Così è stato ad aprile, e verosimilmente analogamente si manifesterà nei prossimi sette mesi.
Che ci siano margini di aggiustamento è confermato dal nostro modello previsionale proposto a gennaio. Naturalmente non c’è la pretesa che l’andamento effettivo del mercato azionario ricalchi perfettamente la previsione per tutti i successivi dodici mesi, ma ad evidenza il listino si sta docilmente adeguando al copione. E questo ci permette di lavorare con serenità alla gestione del portafoglio per i prossimi sette mesi di questo impareggiabile 2024.

di Gaetano Evangelista

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