E anche oggi si crolla domani

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 19/03/2024 19:33

La Bank of Japan archivia i tassi negativi ma i mercati fanno spallucce, con Wall Street che addirittura strappa verso l'alto. Nel frattempo Piazza Affari sale da otto settimane consecutive: eccessiva compiacenza? al solito, lasciamo parlare i numeri...

La settimana delle banche centrali entra nel vivo, con l’istituto di emissione giapponese che aumenta i tassi per la prima volta dopo 17 anni, ponendo fine all’esperimento monetario noto come NIRP. Da stasera si riunisce la Federal Reserve, ma le aspettative si vanno ulteriormente ridimensionando.
Un noto broker ieri sera ha tagliato le attese di limatura di costo del denaro per quest’anno. In tutta risposta, il mercato a termine prezza adesso una probabilità inferiore al 50% di primo intervento a giugno. L’orientamento ora prevalente, sebbene non dominante, si è spostato a luglio, prima della pausa estiva.

Si ritorna dunque all’high for longer. Un sondaggio reso noto dal Financial Times rivela come i due terzi degli economisti interpellati, confidi in una riduzione del Fed Funds rate nel terzo trimestre: dunque fra luglio e settembre. Un’impresa che incomincia a risultare ardua, a poche settimane dalle elezioni presidenziali. Powell riuscirebbe a resistere alle accuse di favoritismi? Non ha anch’egli famiglia? Finirà come facilmente pronosticato qualche giorno fa: al pari dei politici in campagna elettorale, ci sarebbe la volontà di allentare il costo del denaro, ma si finisce per scoprire che mancano le necessarie risorse.

Il mercato azionario americano sta affrontando la settimana successiva alle scadenze tecniche di marzo, solitamente impegnativa, con considerevole fermezza: addirittura lasciando sul grafico un vuoto grafico (gap) a 48 ore dal FOMC. Un comportamento storicamente eccezionale, ma tutti gli episodi analoghi precedenti tranne uno, hanno fatto registrare un miglioramento ulteriore due giorni dopo. Diventa non improbabile confidare in uno S&P nei dintorni dei 5165 punti mercoledì sera. Ed anche oggi, si crolla domani...
Se si volesse prescindere dalla borsa americana, ci sono piazze che fanno meglio: ben 11, fra i primi 25 listini al mondo per capitalizzazione, in termini di saldo a 7 settimane, a venerdì sera. Un ranking inconsueto, che ancora una volta vede Piazza Affari sul podio, in compagnia di Danimarca e Taiwan: unici tre indici in guadagno a doppia cifra su questo arco temporale.

L’ascesa poderosa del FTSE MIB è eccezionale: in guadagno com’è da ben 8 settimane consecutive. Il Rapporto Giornaliero di oggi commenta tutti i precedenti registrati dal 1998 ad oggi. Un sintomo di eccessiva compiacenza? lasciamo parlare come sempre i numeri: impressionante quanto realizzato nei successivi tre mesi.

Gaetano Evangelista
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