Dow a 20.000 punti: ma dov'é l'euforia?

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 28/12/2016 13:53

Wall Street continua a tenere gli investitori di tutto il mondo con il fiato sospeso: questo conseguimento della mitica soglia dei 20.000 punti pare non s'abbia da farsi, per ora. Vero anche che mille punti di progresso, da parte del Dow Jones, di questi tempi equivalgono ad una performance del 5%: la metà, rispetto a quando, nel 1999, si tentava di superare l'altrettanto prestigiosa soglia dei 10.000 punti. È altrettanto vero, a mo' di scongiuro, che quando a marzo 1999 per la prima volta si toccò la quintupla cifra, il Dow Jones veniva da un rialzo del 30% nei cinque mesi precedenti (111 sedute, per l'esattezza); mentre oggi, nel medesimo arco di tempo, il progresso è stato sensibilmente inferiore: +7.3%. Questo per dire che manca l'euforia che allora, a distanza di un anno, risultò fatale al bull market, e che avrebbe indotto i negozi di merchandising ad esporre in massa orgogliosi il mitico cappellino "Dow 10k".

Dovremo probabilmente rimandare al nuovo anno il conseguimento di questo traguardo simbolico per due ragioni; la prima, ciclica: ieri era scadenza ciclica per il Delta System di Welles Wilder, e secondo la regola dell'alternanza avremmo dovuto conseguire un massimo. Il Rapporto Giornaliero di oggi mostra il prossimo appuntamento ciclico che, per l'appunto, si candida ad intercettare un minimo.

La seconda considerazione è di natura stagionale: l'arco di due settimane compreso fra il 27 dicembre e la prima decade di gennaio è risultato positivo per lo S&P500 in soli 6 degli ultimi 10 anni. Nulla di drammatico, evidentemente, salvo la constatazione che gli ultimi due episodi sono stati particolarmente cruenti. Questo dato però va letto alla luce del setup che commentiamo negli rapporto di oggi, basato sulla persistenza spettacolare dimostrata nelle ultime sei settimane da parte di Wall Street, e induce a concludere che le prossime 72 ore saranno vissute con ogni probabilità all'insegna della stagnazione.

In prospettiva, questo tono dimesso sta preparando la tendenza dei mesi a venire. Ma ne parleremo più dettagliatamente nel 2017 Yearly Outlook, in preparazione.


Gaetano Evangelista
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