Dollaro schiacciato dai grandi appuntamenti geopolitici

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 18/01/2017 12:38

È stata, quella di ieri, la giornata dei grandi eventi geopolitici. Xi Jinping, leader del partito comunista cinese, che a Davos impartisce lezioni di liberismo e globalizzazione; Theresa May che annuncia un voto parlamentare di ratifica dell'esito del referendum consultivo di giugno; sempre a Davos, l'advisor di Trump che tranquillizza la platea e l'opinione pubblica circa l'orientamento della subentrante amministrazione USA.

A farne le spese è soprattutto il dollaro, che conferma i segnali negativi evidenziati la scorsa settimana. In grande spolvero l'euro, e la sterlina. Sempre placidi i mercati azionari, con lo S&P500 a 48 ore dal sentito appuntamento stagionale di domani sera.

Piazza Affari non si sottrae all'andamento a bassi regimi. Il contenimento delle pressioni ribassiste formalizza un setup di esaurimento del "ribasso" noto come Landry TRIN Reversal. Venendo da una lettura di TRIN3 piuttosto contenuta, non scommetteremmo la casa sulla possibilità di una ripartenza bruciante; ma, allo stato attuale, si fa anche fatica ad immaginare rovesci clamorosi. Non dimentichiamo che l'indice MIB proviene da una progressione travolgente (più del 15% guadagnato in appena cinque settimane) e questo, storicamente, ha prodotto un ulteriore miglioramento, come testimonia il modello previsionale reso disponibile agli abbonati.

Stiamo ultimando l'Outlook per il 2017 che, al solito, conterrà le nostre migliori previsioni circa l'andamento di Piazza Affari, di Wall Street, delle principali piazze azionari e dei mercati obbligazionari e valutari mondiali.


Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

 

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