Il Barclays US Aggregate Total Return Index vanta un saldo del 5% dall’inizio del 2018. Wall Street, nonostante lo spunto della passata settimana, si trova esattamente sugli stessi livelli di gennaio dello scorso anno: accumulazione o distribuzione?
La convinzione che la Federal Reserve asseconderà molto presto le attese diffuse di tagli dei tassi di interesse ufficiali, consente di mettere da parte le tensioni commerciali fra Stati Uniti e Cina, e favorisce il ritorno convinto dei compratori sui listini azionari. Recuperati quasi due trilioni di dollari di capitalizzazione in tutto il mondo: pari ad 1/3 delle perdite lamentate nell’intero mese di maggio.
Il ciclo economico negli Stati Uniti conferma i timori degli investitori. La delusione prodotta dal numero di nuove buste paga generate a maggio affonda l’indice delle sorprese macro, e contribuisce ad alimentare nuovi flussi verso i fondi comuni obbligazionari. La raccolta netta qui risulta un fenomeno da tre deviazioni standard rispetto alla media: un interesse estremo, statisticamente insostenibile; eppure tale da produrre ulteriori spinte verso il basso sui rendimenti. Il rendimento medio ponderato dei titoli di Stato mondiali scende ad un nuovo minimo assoluto all’1.52%, con ben 11700 miliardi di titoli in tutto il mondo dal rendimento negativo. Gli operatori confidano in un taglio dei tassi ufficiali negli Stati Uniti alla fine di luglio.
Perlomeno il mercato obbligazionario in quest’ultimo anno a mezzo ha portato a casa consistenti plusvalenze. Il Barclays US Aggregate Total Return Index vanta un saldo del 5% dall’inizio del 2018. Wall Street, nonostante lo spunto della passata settimana, si trova esattamente sugli stessi livelli di gennaio dello scorso anno: accumulazione o distribuzione? Opportunità di ingresso per ritardatari, ora che – come dicono gli analisti tecnici – gli indicatori si sono “scaricati”? o replica di quanto visto nel 2000, quando le borse virarono verso il basso dopo diversi mesi di lateralità? L’Outlook di metà anno cercherà di rispondere a queste – ed altre – domande...
Gaetano Evangelista
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