Altro che recessione. Altro che "Sell in May..."

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 28/05/2024 12:00

Dal minimo post-CoViD la performance sale a +170%: decisamente generosa, ma nulla in confronto a quanto realizzato nei quattro anni che ci condussero al top del 2000, quando Times Square si rivalutò del 680%. Non ci sono più le bolle speculative di una volta.

Il pesante ribaltamento di giovedì non conosce seguito. Lo S&P500 chiude in territorio positivo per la quinta settimana consecutiva, sebbene di misura. A maggio il benchmark americano e mondiale stacca una performance del +5.3% - altro che “Sell in May...”; del +11.2% da inizio anno, del +27.8% negli ultimi dodici mesi.
Il Nasdaq nel frattempo sale ad un nuovo massimo storico, confortato dalla spettacolare stagione delle trimestrali del settore tecnologico. Dal minimo post-CoViD la performance sale a +170%: decisamente generosa, ma nulla in confronto a quanto realizzato nei quattro anni che ci condussero al top del 2000, quando Times Square si rivalutò del 680%. Non ci sono più le bolle speculative di una volta...
Il catalizzatore di un rinnovato entusiasmo è stato ancora una volta il contesto macro: con gli ordini di beni durevoli che hanno sorpreso in positivo. Al punto che la Fed di Atlanta proietta ora per il secondo trimestre un GDP in espansione del +3.5% annualizzato. Altro che recessione.

Gli schieramenti operativi sono come sempre divisi. I rialzisti si chiedono quanto tempo ci metterà il Dow Jones a raggiungere la prossima soglia dei 50 mila punti: avendo impiegato meno di quattro anni per salire da 20 a 30 mila punti, e tre anni e mezzo per salire ulteriormente a 40 mila punti.
I ribassisti si leccano le ferite, ma non demordono. Aveva fatto notizia ad inizio mese la costruzione di una posizione ribassista da mezzo miliardo di dollari su un fondo che scommetteva al ribasso sul Nasdaq; risultato: -20% fino ad ora. Dall’inizio dell’anno l’ETF “SQQQ” perde il 27.5%, il SOXS che si è sbriciolato del 55%, l’UVIX che punta con leva al ribasso del VIX che cede il 56%, ed infine il 2x Inverse Nvidia crollato dell’84%. Ci sono svariati modi per perdere denaro in borsa puntando sull’Orso...

Le borse europee venerdì sono state confortate da recupero messo in atto dagli indici americani dopo la seduta di giovedì. Non meno spettacolare è risultato il ribaltamento di fronte, questa volta in positivo: con Eurostoxx50 e All Share Italia che formalizzano setup speculari rispetto a quelli registrati alla fine di marzo.
Piazza Affari a sua volta reagisce dopo aver sollecitato l’area contenitiva situata in area 34 mila punti di FTSE MIB. Trattasi dello stesso supporto che sorresse il mercato alla fine di gennaio, favorendo il rialzo dei successivi due mesi. Con una performance ad abbondante doppia cifra percentuale dopo i primi cinque mesi dell’anno, si fa largo l’aspettativa di un trading range che consolidi i progressi maturati nel 2024.

di Gaetano Evangelista

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