A Wall Street una rondine non fa sempre primavera

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 17/01/2019 17:12

Lo Stoxx600 conferma le incertezze in atto. Le quotazioni sono brillantemente risalite ma si fa fatica ad etichettare questo movimento diversamente da una correzione: la piena formalizzazione di un testa e spalle ribassista ha lasciato spazio ora a quello che appare un pullback a tutti gli effetti.

Abbastanza a sorpresa, Piazza Affari torna sui suoi passi e abbatte la resistenza a 19360 punti che ne aveva contenuto lo slancio nei giorni precedenti, negando al mercato il superamento dello short stop settimanale. A meno che si tratti di una falsa rottura, ciò dovrebbe condurre il mercato verso la proiezione successiva, già mostrata in passato e riproposta nel Rapporto Giornaliero di oggi: è il secondo target di questo rally, che inizia a vantare qualche ambizione. Non foss'altro che per il tentativo in atto di avere ragione della resistenza settimanale, per la prima volta dal massimo della passata primavera.

Questa prima metà di gennaio si è rivelata alquanto brillante. Per la verità, il 2018 partì anche meglio, e finì fra la delusione pressoché generalizzata. In tutta la storia sullo S&P500 si contano 13 episodi di saldo superiore al 4% dopo le prime 11 sedute dell'anno. Se il resto del mese è risultato tendenzialmente benigno, con 9 ulteriori miglioramenti su 12 (sebbene dal saldo medio non superiore allo 0.6%), per il resto dell'anno questo exploit non è che sia stato così beneaugurante: ulteriori progressi sono stati registrati in soli 7 casi su 12, con una performance media alquanto deludente (+2.5%. In realtà si registra una notevole dispersione di valori, se è vero che dalla 12esima all'ultima seduta dell'anno la performance in valore assoluto in 11 casi su 12 è stata superiore al 9%).

Lo Stoxx600 conferma le incertezze in atto. Le quotazioni sono brillantemente risalite ma, come si può notare, si fa fatica ad etichettare questo movimento diversamente da una correzione: la piena formalizzazione di un testa e spalle ribassista ha lasciato spazio ora a quello che appare un pullback a tutti gli effetti. Sul piano teorico ci si aspetterebbe la sollecitazione di questo argine - dunque, un rally ulteriore di un paio di punti percentuali al massimo - prima del ripristino del ribasso: verso obiettivi ancora lungi dall'essere stati conseguiti.


Gaetano Evangelista
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