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Visto quello che è successo in Ucraina e che tutti ormai conoscono da giornali e telegiornali, è assolutamente inutile spiegare i motivi dei forti movimenti di ieri ma è comunque interessante valutare lo scenario di uno strumento di cui si sta parlando molto e cioè il Petrolio.

“Long su tenuta di 0,80/75 e sopra 0,92 con obiettivi rispettivi 0,89/92 e 1,13, poi l’importante 1,25/9 e 1,54/75. Negativo, e possibile inversione di breve/medio periodo, in caso di ritorno sotto 0,75/3 con obiettivi 0,55/3 e 0,35/20”.

Nella settimana che si ricorderà per il dato record sulla crescita dell'inflazione statunitense al ritmo più veloce degli ultimi 40 anni, Piazza Affari mostra buona tenuta grazie alla forza del settore bancario, favorito dalla prospettiva di un aumento del costo del denaro oltre che ipotesi di scenari di fusioni e acquisizioni.

Mentre lo S&P500 penetra la media mobile a 200 giorni, salvo tornarvi immediatamente sopra; nel Vecchio Continente l'Eurostoxx50 si appoggia sull'argine tecnico, dopo otto mesi di sostanziale fase laterale. I Tori convinti qui scorgerebbero un setup rialzista.

Ci lasciamo alle spalle una una settimana vissuta sulle montagne russe: le prime 3 sedute hanno proseguito il rimbalzo partito dai minimi del 25 gennaio, ma poi ci hanno pensato le banche centrali (BCE e BoE) a far tornare gli investitori con i piedi per terra abbandonando una visione conciliante rispetto all’inflazione.

Per me scatterà un forte segnale RIBASSISTA se i prezzi dell’oro nero scenderanno sotto 86,34$ (arrotondo sotto 86$).

Il segnale d'acquisto scattato martedì sera in chiusura, alla base del prodigioso colpo di reni delle ultime ore di Piazza Affari. Nel frattempo la banca centrale americana conferma il ripudio dell'agenda di Jackson Hole, accogliendo le esortazioni della politica.

Con il Dollar Index che ha accelerato al rialzo confermando lo scenario Long settimanale, l'Eur-Usd tra ieri e l'altro ieri ha mostrato una correlata accelerazione discendente che ha spinto la quotazione anche oltre il livello di supporto 1,1170 (arrivando tra l'altro al Take Profit del mio trade short!).

Pertanto, il superamento di 220/240 da parte del Dash, accompagnato da un aumento dell’ampiezza delle barre dell’istogramma dell’Macd, dovrebbero precedere l’inizio di una fase di rafforzamento con obiettivi verso 265/85 e 325/50.

E’ stata una settimana negativa per tutte le principali piazze finanziarie (in particolare Wall Street) zavorrate dalle vendite che hanno colpito in particolar modo il settore Automotive e bancario.

Sul settore del lusso in generale (le più importanti compagnie sono LVMH, HERMES, KERING) è scattato un (importante) segnale di vendita. Oserei aggiungere anche l’aggettivo STRONG!

Il nostro Ftsemi40 continua a non dare segnali operativi di rilievo. Nel video analizziamo la situazione tecnica attuale definendo i valori di supporto e resistenza da monitorare.

Il manuale consiglia di comprare >5,16€ sfruttando la TRADER’S TRICK ed anticipando l’entrata classica che sarebbe sopra il punto 2 (>5,22€).

L’asset ha perso molto durante gli ultimi 2 mesi, o poco più, mentre interessa l’importante supporto statico, come sopra, che non è altro che il minimo relativo di fine settembre o i massimi relativi di giugno.

Manca di direzionalità causa chiusura per festività delle Borse americane. I segnali per domani.

A mio parere è scattato un segnale RIBASSISTA su S&P500 (Ticker SPX) quando i corsi dell’indice hanno rotto (verso sud) i 4.700 punti.

L’eventuale discesa sotto i 55€ farà scattare un segnale RIBASSISTA vero e proprio di MEDIO periodo.

Il segnale RIBASSISTA dello scorso 28/12 su DIASORIN (quand’era attorno a 165€), seppur a scoppio ritardato, si è rivelato corretto (ieri è scesa fino a 148,15€).

A mio parere su S&P500 è scattato un FORTE segnale RIBASSISTA di MEDIO periodo quando i corsi sono scesi sotto i 4.700 punti.

in base al mio modo di operare, è scattato un forte segnale RIBASSISTA (sotto 37,5€) sull’ETF MSCI RUSSIA (Ticker XMRC)