Macro economia
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La crisi Ucraina e i suoi riflessi hanno fatto sempre più sentire il loro peso; ma anche altri fattori macroeconomici come l'inflazione hanno inciso, oltre le scelte delle banche centrali che hanno comportato generali scossoni.
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Gli appuntamenti macro economici della settimana
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Le Banche Centrali saranno rappresentate, questa volta, dalla Bce che tornerà a riunirsi giovedì. Una riunione che attirerà l’attenzione degli esperti anche per l’inflazione che continua ad imperversare.
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Le Banche Centrali torneranno sulla scena nei prossimi giorni. Infatti l’attenzione sarà concentrata anche sui verbali di Fed e BCE delle ultime riunioni, fattori che potrebbero fornire qualche elemento in più agli operatori. Ma non saranno l’unico materiale in esame sul tavolo.
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Indubbiamente le prossime giornate troveranno il modo di suscitare più di un interesse da parte degli operatori di Borsa.
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La settimana in arrivo sarà senza dubbio caratterizzata dall’ormai onnipresente inflazione ma anche dal ritorno dei dati (provvisori) sui PMI e dai prezzi alla produzione. In tutto questo, ovviamente, sarà d’obbligo anche inquadrare il tutto alla luce della situazione internazionale ormai incandescente.
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La settimana vedrà la Federal Reserve tra i protagonisti più attesi. Infatti le banche centrali saranno chiamate nei prossimi mesi a decidere su politiche monetarie che dovranno a loro volta riuscire a gestire le conseguenze del conflitto in Ucraina.
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In una settimana che si prospetta complessa a causa della guerra in Ucraina, sono in arrivo dati macro estremamente importanti. In particolare per i settori produttivi ed industriali.
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Scorrendo brevemente l’agenda settimanale, i primi dati che saltano all’occhio sono quelli riguardando i prezzi al consumo (dato preliminare) di febbraio in alcune Nazioni europee, tra cui l’Italia, e il dato sulla situazione del settore lavoro negli States, sempre per febbraio, e in Giappone, questa volta di gennaio.
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Prezzi al consumo, PMI oltre a fiducia di imprese e consumatori oltre ai vari risultati sul PIL (dato provvisorio) di diversi Paesi europei, tra cui anche l’Italia: in poche parole ecco un quadro, seppur parziale, dell’agenda sul tavolo degli operatori.
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A parte la giornata di lunedì, priva di dati macro di rilievo, appare particolarmente ricca l’agenda della settimana che si apre in queste ore. Ad essere in primo piano sarà ancora l'inflazione.
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Conclusa la pratica riguardante le banche centrali, si apre, adesso, una nuova fase, quella dei dati macro di Cina e USA. In particolare, da Washington sono in arrivo i risultati dell’inflazione di gennaio (stesso dato previsto anche per Berlino) mentre per Pechino si guarda ai dati PMI composito e servizi di gennaio.
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Se la settimana che si è appena chiusa ha viso la Federal Reserve tra gli indiscussi protagonisti, quella che si sta aprendo, invece, farà puntare i fari sulla BCE.
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La settimana che si sta aprendo sarà senza dubbio molto importante per gli osservatori. Infatti uno degli avvenimenti più importanti presenti in agenda sarà la riunione della Federal Reserve alla fine della quale si potrebbero avere notizie più specifiche sulle prossime mosse di politica monetaria.
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Maurizio Orsini
Oro, correzione longterm ma cerco acquisti di breve!
Opinione sui mercati - 3 anni fa
Ampliando il grafico appare evidente che ci troviamo ancora all'interno di una macro correzione discendente del forte movimento rialzista che, dal settembre 2018 all'agosto 2020, ha spinto la quotazione dall'area $1.200 al massimo storico in zona $2.100.
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Ancora inflazione, questa volta in Europa (e ancora più nello specifico anche per Italia e Germania) ma anche PIL, disoccupazione e produzione industriale cinesi. Questi i principali dati macro che si vedranno nelle prossime giornate sui mercati internazionali.
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L'opinione e l'analisi di Pietro Di Lorenzo
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Inflazione, disoccupazione e produzione industriale: sono molti ed estremamente importanti i dati che si presenteranno durante la settimana che si sta aprendo in queste ore.
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A cura di Rossana Prezioso
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Articolo a cura di Rossana Prezioso