Indicators and oscillators

Uno degli indicatori più utili, ma al tempo stesso meno conosciuto, dagli investitori è il “ratio” tra l’andamento di un indice azionario e il suo relativo indice della volatilità.

Nella rubrica Portafoglio di Medio ho inserito un ordine di VENDITA allo SCOPERTO su StM se le quotazioni scenderanno sotto 30,7€ (valido per tutta la settimana).

Avanti piano ma avanti. Questa la marcia del Fib, il future sull’indice Ftse Mib con scadenza giugno, che si avvicina sempre più seppure lentamente al top di 24.395 punti segnato nel febbraio del 2020.

Questa settimana tornano i dati sui prezzi, indicatore estremamente importante per intuire l’andamento dell’inflazione ma anche dell’industria e di tutto il comparto produttivo.

Il nostro Ftsemib40 resta impostato al rialzo, fa da argine ai recenti ribassi la media mobile a 21 gg.

Il Fib si sta rapidamente dirigendo verso il test, in area 23.440 punti, del supporto dinamico ascendente che sostiene i corsi dalla fine dello scorso ottobre.

Il derivato italiano raggiunge una importante soglia psicologica che non riesce a superare.

E’ un metallo strategico grazie alla sua alta conduttività e la sua domanda crescerà visto l’aumento della richiesta delle energie rinnovabili.

Il derivato italiano conferma il superamento di quota 23.000 con una seduta fortemente direzionale al rialzo.

Il RIBASSO vero e proprio di MEDIO periodo, invece, inizierà quando (se) le quotazioni scenderanno sotto 90€ (non siamo poi così lontani!).

Pausa di riflessione per il Fib, il future sull’indice Ftse Mib, che aperto oggi le contrattazioni in leggera discesa (-0,21%) rispetto alla chiusura di ieri (23.305 punti).

Il mercato azionario europeo sembra essere impostato al rialzo nel breve periodo, anche grazie all’andamento positivo mostrato in chiusura della giornata di ieri.

Ieri mattina ho venduto allo scoperto azioni STM a 33,5€ come trade di MEDIO periodo!

Il mercato azionario europeo sembra essere impostato al rialzo nel breve periodo, nonostante l’andamento negativo mostrato in chiusura della giornata di ieri.

Il derivato italiano sembra essere pronto per un veloce rimbalzo che lo riporti sopra la soglia dei 23.000 punti.

Il mercato azionario europeo sembra essere impostato al rialzo nel breve periodo, nonostante l’andamento negativo mostrato in chiusura della giornata di ieri.

Cautela, ancora, sulle Borse. Come ricorda Paola Migliorino, esperta dei mercati, ci si trova alla fine di una fase rialzista di breve-medio periodo.

Il derivato tedesco fatica ad aggiornare i propri massimi storici, complice la chiusura per festività della Borsa americana.

Indubbiamente la settimana scorsa sul Ftse Mib si è visto un rally che andava a premiare la nomina di Mario Draghi come presidente incaricato.

A fine gennaio, quando le nostre previsioni chiamavano un minimo, lo S&P500 sollecitava la media mobile a 50 giorni, passante per 3700 punti.