Vacanze, aumentano le richieste di finanziamento

29/04/2025 18:20

Vacanze, aumentano le richieste di finanziamento

Si consolida sempre di più il preoccupante fenomeno delle cosiddette vacanze a prestito o a rate. É preoccupante in quanto significa che gli italiani non riescono a mettere da parte nemmeno i soldi per concedersi le doverose ferie e sono quindi costretti a ricorrere a una qualche forma di finanziamento: una situazione non fisiologica che dovrebbe indurre i titolari delle politiche economiche a fare qualche riflessione.

Quest'anno il fenomeno sembra essersi accentuato per motivi, per così dire, di calendario. La presenza di molti ponti - soprattutto quello attualmente in corso che riunendo Pasqua, 25 Aprile e 1° Maggio ha permesso a chi ha potuto approfittarne di fare due settimane piene di ferie con soli sette giorni effettivi di assenza dal lavoro - ha fatto si che nei primi tre mesi dell’anno il peso percentuale delle richieste di prestiti personali destinati a coprire spese legate alle vacanze è aumentato del 18% nei confronti di quanto osservato nel 2024.

In base ai dati che risultano dall'analisi condotta da Facile.it e Prestiti.it si stima che l'importo erogato per finalità "vacanziere" ha superato i 100 milioni di euro. Lo studio è stato realizzato su un campione di oltre 200.000 richieste di prestito personale raccolte online dai due popolari siti a gennaio-marzo 2024 e gennaio-marzo 2025.

Approfondendo i risultati dell'analisi si scopre, peraltro con scarsa sorpresa, che a richiedere maggiormente prestiti personali per finanziare viaggi e ferie sono soprattutto i più giovani. Quasi una richiesta su tre arriva da qualcuno che ha meno di 30 anni, mentre l'età media del richiedente è di poco superiore ai 37: ben più basso dei 43 anni della media di chi si rivolge a società di credito in generale e non solo per le vacanze.

Sorprende abbastanza invece l'importo medio del finanziamento, ben 5.719 euro: evidentemente se non si hanno denari per andare in ferie e si è costretti a chiedere finanziamenti la decisione è quella di fare le cose in grande, o la va o la spacca. Oltretutto i tassi di interesse applicati sono tutt'altro che abbordabili: la media è del 10,17%, in leggero calo rispetto al 10,50% del primo trimestre 2024.

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »

Argomenti

Analisi

Strumenti

Esi