Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo, sostenute dai titoli bancari e della difesa. Il Dax di Francoforte è in aumento dello 0,5%, il Cac40 di Parigi dello 0,4%, il Ftse100 di Londra dello 0,1% e l'Ibex35 di Madrid dello 0,1%. Tra i titoli in evidenza, Deutsche Bank ha registrato un incremento del 2%.
Il gruppo bancario tedesco ha comunicato un aumento dei profitti netti del 39% annuo per il primo trimestre 2025, raggiungendo 1,77 miliardi di euro, superiore agli 1,64 miliardi previsti. I ricavi sono cresciuti del 10% annuo a 8,52 miliardi, rispetto ai 7,22 miliardi del quarto trimestre 2024. Hsbc Holdings ha visto un aumento del 2% nonostante un crollo dei profitti prima delle tasse del 25% annuo, scendendo a 9,48 miliardi di dollari.
Questo risultato, migliore rispetto ai 7,83 miliardi attesi, è stato influenzato da 3,7 miliardi di dollari di costi legati alla dismissione di asset in Argentina e Canada. I ricavi sono diminuiti del 15% annuo a 17,65 miliardi, ma superiori ai 16,67 miliardi previsti. Hsbc ha annunciato un programma di acquisto di azioni proprie da 3 miliardi di dollari.
Rheinmetall ha registrato un incremento del 4%, chiudendo il primo trimestre con un utile operativo superiore alle attese (199 milioni di euro contro i 165,8 milioni previsti). Jefferies ha alzato il target price a 1.700 euro da 1.540 euro. Dal punto di vista macroeconomico, in Germania l'indice della fiducia dei consumatori per maggio, secondo un sondaggio GfK, è salito a -20,6 punti, rispetto ai -24,3 punti di aprile, contro le attese di un calo a -25,6 punti.
Questo rappresenta il quarantaduesimo mese consecutivo in territorio negativo per l'indice. In Spagna, il Pil del primo trimestre 2025 è aumentato del 2,8% annuo, in rallentamento rispetto al 3,4% precedente. Su base sequenziale, l'economia spagnola ha registrato una crescita dello 0,6%, contro lo 0,8% dei trimestri precedenti e il rialzo dello 0,7% del consensus.
Il tasso d'inflazione in aprile è sceso al 2,2% annuo, rispetto al 2,3% di marzo, contro il calo al 2,0% atteso. Su base sequenziale, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,6%, rispetto allo 0,1% precedente. L'indice armonizzato ha mostrato un incremento del 2,2% annuo, stabile rispetto a febbraio, e dello 0,6% mensile.
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